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Dopo quasi tre anni di silenzio, gli NFF tornano con un brano intenso e viscerale. Anche Rockit ne parla: “un pezzo di alternative rock eterizzato dai synth, che scava all’interno della nostra caduca condizione”

A distanza di quasi tre anni dall’EP “Introspezioni” (2022), gli NFF tornano a farsi sentire con “Vestito Nero”, un singolo che segna una nuova fase nel loro percorso e conferma la solidità di una band capace di unire alternative rock, new wave e introspezione cantautorale.
Il brano, distribuito da Distrokid, è stato accolto con entusiasmo anche da Rockit, che lo ha descritto come “un pezzo di alternative rock eterizzato dai synth, che scava all’interno della nostra caduca condizione” (leggi la recensione completa su Rockit).

In “Vestito Nero”, la band veneta apre uno spiraglio su una dimensione più atmosferica e stratificata, introducendo sintetizzatori delicati che si intrecciano con il classico dialogo tra chitarra, basso e batteria.
Ne nasce un suono sospeso, emotivo, che amplifica il tessuto sonoro e ne arricchisce le sfumature senza tradire la matrice rock che da sempre contraddistingue gli NFF.


Dolcezza, disillusione e speranza

La voce di Francesco Scalcon, tra lirismo e malinconia, guida un testo tanto criptico quanto empatico, dove la fragilità umana diventa il centro del racconto.
Versi come:

“Piangi / lacrime d’ironia fragili / nei tuoi panni sporchi / nessuno vede o vedrà i tuoi sogni”

racchiudono la tensione del brano — un mea culpa dolceamaro che riflette sulla precarietà dell’esistenza, tra speranza e resa.
Pur nella sua registrazione homemade, “Vestito Nero” conserva una forza emotiva rara: un brano capace di racchiudere in meno di quattro minuti tutta la vulnerabilità di chi guarda dentro e non distoglie lo sguardo.


Un nuovo capitolo per gli NFF

Con “Vestito Nero”, gli NFF inaugurano ufficialmente un nuovo ciclo creativo, anticipando le prossime uscite che porteranno al loro primo album full-length previsto per il 2026.
Il singolo conferma la band come una delle realtà più interessanti dell’underground veneto, capace di fondere la tensione emotiva dei primi Afterhours con l’anima più eterea e cinematografica dell’alt-rock contemporaneo.

“Vestito Nero” è il suono di chi non ha paura di scavare dentro sé stesso.
Un brano che trasforma il buio in introspezione, e il silenzio in forma d’arte.


Ascolta “Vestito Nero” su tutte le piattaforme digitali
📀 Distribuzione: Distrokid
📰 Fonte: Rockit – Recensione di Luca Barenghi (22 ottobre 2025)

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