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Qual è stato il momento in cui Florinda Venturella è diventata Magma? E perché hai scelto di identificarti con un nome d’arte invece che con il tuo nome anagrafico?

Ho scelto il mio nome d’arte quando stavo atterrando a Catania e ho visto un scia bianca proveniente dall’Etna. Anche se molte persone mi dicono che ho un nome particolare e che non avrei bisogno di un nome d’arte, l’ho sempre cercato per marcare una linea di confine tra la me di ogni giorno e la me cantautrice. Sul palco mi trasformo, nella vita reale preferisco stare più in disparte e poi il mio vero nome mi sa troppo di Sudamerica! Certo, mai dire mai ma per adesso mi identifico in questo nome per tante ragioni.

Come descriveresti la situazione ideale per ascoltare il tuo EP “Sto bene a casa”?

Ovviamente sarebbe preferibile a casa ahah. A parte gli scherzi non sono canzoni estive spensierate e quindi richiedono il mood giusto e una buona predisposizione all’ascolto.

Ci sono degli artisti, in particolare, che ti hanno influenzata nella creazione di questo disco?

Gli artisti che mi hanno influenzata sono tanti, ad esempio, Brunori, Niccolò Fabi, Carmen Consoli e Dimartino.

E Zibba in che modo ha contribuito ad arricchirlo? 

Zibba ha curato con grande sensibilità i miei pezzi e questa collaborazione è stata per me anche una forma di arricchimento. Ad esempio, Terra era nata con un arrangiamento che richiamava sonorità anglo-americane ed è stato lui a inserire nella produzione elementi mediterranei che rendono giustizia alla tematica affrontata!

 

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