Maitea, giovane artista emergente, torna alla ribalta con un nuovo singolo che chiude il suo primo album omonimo. In studio Metrò Rec di Riva del Garda, la cantautrice ha collaborato con Marco Sirio Pivetti per dar vita a un progetto ricco di sfumature e sperimentazioni. “Vento” è il brano che accompagna la conclusione della tracklist e si caratterizza per un sound synthwave, urban e talvolta berlinese, in una canzone che trasmette un messaggio di speranza e invita a vivere la vita con leggerezza e un tocco di incanto visionario.
Il nuovo singolo… un video?
“Quando è uscito l’album, avevo in mente di realizzare un videoclip per ‘Vento’”, ammette Maitea. “È un brano orecchiabile e radiofonico, perfetto per essere accompagnato da un video, magari autoironico e leggero. Per vari motivi, ho deciso di non portare avanti questa idea al momento, ma nulla esclude che in futuro possa realizzarlo.”
Riferimenti e influenze musicali
Se si ascolta “Vento”, è facile scorgere un’eco dello shoegaze americano. Maitea risponde: “Nella parte strumentale, abbiamo inserito elementi che richiamano la synthwave, un sottogenere elettronico che si rifà agli anni ‘80, gli stessi anni in cui lo shoegaze ha preso piede. Quindi, potrebbe esserci una qualche somiglianza nella sensazione sospesa e vintage ma al contempo futuristica del brano.”
Radici e influenze culturali
Le origini di Maitea, fortemente legate alla cultura basca, trovano spazio in una futura produzione. “In questo album in particolare no, ma sto lavorando a un EP che sarà un omaggio alle mie radici basche. Non voglio svelare troppo ora, ma uscirà entro il 2025. Se vi affascina l’argomento, tornerò volentieri a parlarne con voi!”
La scena indie: ricchezza o ripetizione?
La scena indie è un aspetto importante per la sua carriera, e Maitea ha una visione chiara al riguardo: “Definire l’indie oggi è difficile. Abbiamo vissuto un periodo in cui l’indie era mainstream, e i generi si sono molto contaminati tra loro, il che trovo affascinante. Ho notato con piacere che, parallelamente alla scena mainstream che trovo spesso omologata, si sta creando un sottobosco di cantautorato moderno che unisce la tradizione a suoni e tematiche anticonformiste. Spero che con il tempo questo universo possa emergere e ricevere la riconoscenza che merita.”
Il significato del primo disco di inediti
“Dopo diversi singoli, ho sempre sognato di racchiudere i miei brani in un album. È stato un processo lungo, ho dovuto scoprire molto su me stessa e sviluppare le mie idee, modificandole spesso lungo il percorso. Ho iniziato a scrivere in inglese, ma alla fine ho deciso di separare le due lingue e presentare un disco interamente in italiano, cosa impensabile per me qualche anno fa,” conclude Maitea.
Ascolta l’album su Spotify.