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Claudio, grazie per essere qui con noi. Puoi raccontarci cosa ti ha ispirato a scrivere “Ferro Liquido”?

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Grazie a voi! L’ispirazione per “Ferro Liquido” è arrivata durante un periodo di tensioni e soprattutto alla fine di una relazione. Sentivo il bisogno di riformare me stesso in qualche modo per poter ritrovare un equilibrio. E l’immagine del ferro, del metallo liquido ancora modellabile prima di essere raffreddato e formato definitivamente, descriveva molto bene come mi sentissi in quel momento.

Il momento subito dopo una rottura è spesso molto intenso emotivamente. Quali sono state le tue esperienze personali che hanno influenzato la creazione di questo brano?

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La fine di un rapporto è sempre un momento intenso e difficile, si.

Anche quando si chiude un percorso insieme consensualmente e senza tensioni.

Nel caso di cui questa canzone parla invece, che è molto personale, tutto si è chiuso nel peggior modo possibile tant’è che nel testo dico “il perdono non mi attraversa, ora è qualcosa che non so”.

Nella tua biografia, notiamo una continua evoluzione del tuo sound. Come definiresti il tuo percorso musicale fino ad oggi e quali sono le principali influenze che hanno modellato il tuo stile?

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Mi piace molto cambiare, sperimentare. Succederà ancora ed è una cosa che trovo molto stimolante.

È stato un percorso in continua espansione ed evoluzione. Le influenze sono tantissime, dal Punk, al cantautorato italiano, al pop odierno. Un filo conduttore che va dai Green Day, passa per i grandi della musica italiana , Baglioni, Dalla, Battisti, Fabi fino ai Coldplay, Tame Impala e altri ancora più recenti. Se ci sono delle sfumature che mi piacciono cerco di farle mie.

La tua carriera è iniziata con gruppi pop/rock per poi svilupparsi in un progetto solista. Quali sono state le maggiori sfide e soddisfazioni che hai incontrato lungo questo cammino?

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La sfida maggiore è stata non aver paura di affrontare questo percorso da solo. Trovare il coraggio di raccontare me stesso agli altri è stata la più grande soddisfazione. È qualcosa che ti mette a nudo di fronte a chi ti ascolta e non è mai facile. L’altra enorme soddisfazione è quando qualcuno mi scrive o mi dice di essersi ritrovato in ciò che ho scritto e cantato. Quello è impagabile.

Oltre alla musica, ci sono altri progetti o passioni che stai seguendo in questo momento?

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Ho sempre disegnato, ero piuttosto bravo, ma per farlo serve tanto tempo che la musica si è presa. Adesso mi sto divertendo con il montaggio dei video o editing delle foto, più per necessità direi.

Mi piacerebbe invece dedicarmi ad altri progetti musicali, magari un brano a quattro mani o scrivere per qualcun altro.

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