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Dopo il ritorno a gennaio con il brano “Saints“, dopo più di tre anni di assenza, è disponibile da venerdì 7 marzo 2025 su tutte le piattaforme digitali il nuovo singolo di Hesanobody, dal titolo “Hanami” (in distribuzione Believe Music Italy). Nata durante il picco pandemico e portata a termine solo due anni dopo, “Hanami” è una ballata elettro-acustica dalle venature gospel che affronta la caducità delle cose belle. Protagonisti sono la voce ed il coro, i cui intrecci danno forma ad un’atmosfera sospesa tra contemplazione e rassegnazione.

Hesanobody è l’alter ego musicale di Gaetano Dino Chirico, che da anni si muove nella scena underground, trascendendo i canoni imposti dall’indie italiano e dagli algoritmi e i tempi dettati dai social network, vantando collaborazioni anche con nomi del calibro di PLASTICA, Fugazza, Suorcristona (produttori per Mahmood, GINEVRA, NAVA, Noemi) e Federico Ferrandina (compositore di colonne sonore, accreditato in ‘Dallas Buyers Club’ e altri show tv di enorme successo quali ‘The Big Bang Theory’ e ‘The Night Of’).

Noi ne abbiamo parlato un po’ con lui, curiosi di sapere cosa lo avesse spinto a tornare e come fosse nato il suo sound, riconoscibile e internazionale. Gaetano è un ragazzo timido dalle grandi idee, e non potevamo lasciarcelo sfuggire. 

 

  1. “Hanami” è il tuo nuovo singolo, che è anche parte di un nuovo

percorso dopo un periodo di assenza. Come stai oggi tu, e come sta la scena musicale che avevi lasciato?

Sto molto bene! Mi sto dedicando a tante cose che amo e ho ancora

più voglia di creare. Probabilmente la scena musicale che avevo lasciato appartiene al passato. È cambiata, si è trasformata in

qualcos’altro. Ma amen, era ampiamente pronosticabile.

 

  1. Il tuo sound si distingue per essere elettro-acustico. Come nasce?

È un po’ la summa dei miei ascolti e di quello che mi piace sentire nel

preciso momento in cui ci lavoro. La musica che faccio deve

principalmente riflettere questa esigenza, altrimenti non sarei a mio agio

nel condividerla con gli altri.

 

  1. L’aver collaborato con nomi del calibro di Plastica, ti ha influenzato in qualche modo? Come ricordi quel periodo in particolare dove forse anche Milano era una città diversa?

Assolutamente! Tutte le persone con cui ho avuto la fortuna collaborare

sono diventate inevitabilmente un’influenza, è il bello del fare musica

insieme. Quando ci si trova bene, credo avvenga naturalmente uno

scambio reciproco.

 

  1. Senti come se il tuo periodo di assenza sia stato perdere un po’ di tempo? O lo stai vivendo in serenità, sganciandoti quindi anche

dalle dinamiche iper produttive che sembrano esserci imposte?

No, anzi, sono molto sereno. Non amando per nulla i ritmi e le modalità

promozionali che vanno per la maggiore, tendo ad ignorarli e a

focalizzarmi sulla cosa che mi interessa e che mi appassiona, cioè la

musica.

 

  1. Cosa accadrà adesso?

Uscirà un altro singolo e poi il mio primo disco. Da lì l’obiettivo è tornare

a girare live e scrivere nuovo materiale!

 

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