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Se c’è una cosa che si percepisce immediatamente ascoltando Gravenia, è la loro genuinità. La band non si limita a suonare: mette a nudo le proprie emozioni, trasformandole in un viaggio musicale senza compromessi.

Il loro album d’esordio è un intreccio di forza e vulnerabilità, un percorso sonoro che parla direttamente all’anima. Ogni brano si distingue per la cura dei dettagli: dalle scelte produttive, come l’uso di pedali fuzz e grancasse dal suono pieno, fino agli arrangiamenti che riescono a fondere un’anima retrò con una sensibilità moderna.

In Gravenia, ogni nota e ogni parola sembrano voler raccontare qualcosa di profondo e autentico, rendendo l’ascolto un’esperienza tanto intensa quanto significativa. È un album che non si accontenta di accompagnare, ma invita a fermarsi, riflettere e immergersi completamente.

Da venerdì 20 dicembre 2024, il vostro album d’esordio, “Gravenia”, è disponibile ovunque. Come vi sentite all’idea di condividere il vostro lavoro con il pubblico?
Siamo molto felici e onorati per questo. È bello poter condividere il nostro prodotto artistico con il pubblico. Allo stesso tempo, è molto rischioso, essendo esposti a critiche o giudizi di tante persone. Tutto sommato stiamo vivendo bene la situazione.

Il vostro album è descritto come “crudo e d’impatto”. Cosa vi ha spinto a optare per questa direzione sonora?
Prevalentemente l’istinto, le nostre influenze musicali e il nostro modo di suonare che, più di tutto, ci ha dato la possibilità di capire come e cosa trasmettere.

I testi del disco sembrano molto personali. C’è una traccia che ritenete più rappresentativa del vostro percorso?
Tutti i testi hanno qualcosa di personale. Il brano che più rappresenta il nostro percorso è sicuramente Infinità. È una delle prime canzoni che abbiamo scritto e ci ha sempre divertito molto suonarla.

Qual è stato il momento più memorabile durante la creazione di Gravenia?
Ce ne sono stati tanti, ma forse il più importante è quando abbiamo composto l’ultima canzone. Ci siamo sentiti a un passo dal disco.

Avete un messaggio per chi si avvicinerà al vostro album?
Prendersi un pizzico di tempo in più per conoscere meglio le nuove musicalità proposte. Ascoltare un disco completo, dall’inizio alla fine, nell’epoca del “tutto e subito” è sempre più difficile, ma questo dipende soprattutto da ognuno di noi. Sarebbe bello tornare a dedicare la giusta attenzione all’ascolto e riprendere alcune abitudini che ad oggi risultano sempre più lontane.

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