Con “Fvck Darwin”, Ferrylife e Ilaria propongono una riflessione musicale sull’idea di evoluzione e adattamento, mettendo in discussione alcune delle certezze che spesso diamo per scontate. Il brano affronta temi complessi con un linguaggio che combina provocazione e introspezione, portando l’ascoltatore a interrogarsi su cosa significhi davvero evolversi, sia a livello personale che collettivo.
Cosa ti ha ispirato a scrivere “Fvck Darwin”?
Volevo scrivere una canzone che fosse un inno per chi si sente un fallimento, che facesse sentire amati e compresi tutti coloro che vivono una sensazione di marginalizzazione. E allo stesso tempo, volevo anche prendermi un po’ in giro, perché quando riesci a ridere delle tue disgrazie, allora vuol dire che le stai superando.
Quali sono le esperienze personali che hanno influenzato la scrittura di questo brano?
Un giorno sono andato a cena con un amico e lui mi raccontava del suo lavoro d’ufficio con benefits e tasse, usando tutte queste parole aziendali di cui non conosco il reale significato. A quel punto ho iniziato a raccontare la mia esperienza, e non c’era niente di cui essere entusiasti. Mi aspettavo che la conversazione prendesse una piega triste, e invece ho notato una scintilla negli occhi del mio amico: era sollevato. Sollevato che qualcuno se la cavasse peggio di lui, sollevato di poter rincasare, quella notte, e addormentarsi dicendosi: “Non me la cavo poi così male”.
In che modo il featuring con Ilaria ha influenzato il brano?
Abbiamo lavorato il suono in maniera diversa. Abbiamo cercato di rendere la canzone un incontro tra la mia dimensione sonora, ricca di voci inquietanti e beat sincopati, e il mondo acustico e sognante di Ilaria.
Qual è stata la parte più divertente nel creare questo brano?
Mi ha fatto troppo ridere quando ho sentito per la prima volta la voce cristallina e profonda di Ilaria intonare il verso: “I suck so that you can feel better with yourself”.
Che cosa ti aspetti dal tuo futuro di musicista?
Ho appena finito il mio disco, che uscirà in primavera, e quello che voglio è cominciare a portarlo live ovunque ci sia la possibilità.