Con “Tutto Storto”, disponibile dal 20 giugno su tutti i digital store, Filippo Poderini aggiunge un nuovo e inaspettato tassello al suo progetto discografico Dopamina, arricchendolo con una collaborazione fuori dagli schemi: Young Signorino.
Il brano è un viaggio introspettivo, dove l’elettronica sognante si intreccia con chitarre post-punk e ritmiche pop, dando vita a una traccia che riesce a farti muovere il corpo mentre ti parla all’anima. La produzione è curata nei dettagli, con pad ampi e una tensione emotiva che si costruisce lentamente fino a esplodere nei ritornelli, dove emerge la firma vocale e lirica di Poderini.
Il testo è forse l’aspetto più potente del singolo. Con uno sguardo crudo e sincero sulla salute mentale, Poderini racconta senza filtri il peso di traumi, ansie e difficoltà psicologiche quotidiane. “Li hai mai presi gli psicofarmaci?” è una domanda che apre un mondo fatto di fragilità, di lotta silenziosa e di bisogno di cura. Una riflessione intensa, ma mai patetica.
A rendere il pezzo ancora più imprevedibile è l’ingresso di Young Signorino – qui sotto l’alias YS Lavey – che porta con sé il suo stile inconfondibile, quasi surreale. Il suo intervento, apparentemente dissonante, si rivela invece complementare: un flusso di coscienza tra metafore e immagini astratte, che incarna perfettamente il disorientamento emotivo di cui parla la canzone.
“Tutto Storto” è una ballata moderna per chi vive con le proprie crepe ben visibili, ma ha ancora la forza di danzare sotto la pioggia. Una traccia che riesce a essere pop senza essere superficiale, sperimentale senza essere respingente. E soprattutto, vera.
Filippo Poderini continua così a costruire Dopamina come un album ricco di sfumature, capace di parlare a chiunque abbia mai avuto bisogno di ascoltarsi – e di essere ascoltato.
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