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Gli Elettrica sono una band indie rock nata a Milano nel 2022, un power trio dal sound energico e incisivo, dove chitarre ruggenti e ritmi martellanti si intrecciano a testi sognanti e malinconici. Suonando nei locali e nei festival in giro per l’Italia, il loro percorso di gavetta li ha resi noti per la loro intensità e l’approccio diretto, senza filtri.

Nel 2024 pubblicano il primo album self-titled “ELETTRICA”, un mix di indie, romantic rock e punk che racconta storie di sfide interiori e sogni infranti, ansie, occasioni mancate e storie di amore, solitudine, difficoltà. Con il nuovo singolo NON CI RIESCI MAI aprono il 2025 restando fedeli alla loro energia ruvida e sincera, ma esplorando nuove sonorità, fondendo distorsioni e chitarre incendiare con elementi elettronici.

 

Li abbiamo intervistati per voi, come giovanissimo esempio di resistenza musicale, così affine a tutti noi. 

 

  1. Pop e rock possono andare quindi definitivamente insieme? Ci fate qualche esempio di gruppi o artisti che sono riusciti a far andare bene insieme queste due cose? In definitiva, vi sentite tra queste?

 

Beh decisamente! Il pop personalmente l’abbiamo ritrovato un po’ in tutto quello che ascoltiamo, anche se in forme diverse, dai Beatles in avanti.

 

Noi ci proviamo, la nostra idea é sempre stata cercare di mescolare le nostre principali influenze, che sono molto sul brit rock inglese o indie rock americano come i The Storkes, all’it pop italiano. Non é un dogma e non ci avviciniamo sempre, ma sicuramente é un sound che ci ha dato molto.

 

  1. Quando avete scelto il nome Elettrica per il vostro progetto musicale? Ne avevate altri papabili in quel periodo? Avete voglia di condividerceli?

 

Inizialmente avevamo uno spirito molto punk, non ci interessava molto il nome, e i primi nomi della band erano terribili. Ad un certo punto era uscito fuori Artax, il nome del cavallo di Atreiu nella “Storia Infinita”. Per chi ha visto il film, era il fedele compagno del protagonista. Ad un certo punto affogava nel lago della tristezza, un luogo dove i fanghi inghiottono chi si lascia andare ai cattivi pensieri. Una scena tragica. Ci piaceva il concetto. Molto meno il suono. Poi é uscito ELETTRICA. A caso, senza pensarci troppo. Ci abbiamo messo su una saetta e abbiamo dipinto tutto di rosa. Cazzo, ci sembrava perfetto.

 

  1. Che cosa si prova ad essere sotto la direzione artistica di Divi? E che rapporto avete avuto con i Ministri e la loro musica in adolescenza, ma anche adesso?

 

Il Divi é stato un mentore, ci ha insegnato molto dello stare sul palco, sia direttamente che indirettamente. E per quanto riguarda le nostre canzoni, ci ha insegnato ad essere precisi, suonare insieme, stare attenti ai dettagli. I ministri li abbiamo sempre conosciuti e ascoltati tutti e tre, che dire, sappiamo gran parte delle loro canzoni a memoria, sono dei giganti. Rappresentano un modo di concepire la musica non lontana da quella che un giorno vorremmo riuscire a fare noi.

 

  1. Questo nuovo brano, dal titolo “Non ci riesci mai”, ci pre-annuncia un nuovo album? E come avete impiegato il vostro tempo dalla pubblicazione del precedente?

 

“Non ci riesci mai” é il primo singolo di un nuovo progetto, tutt’ora in fase di registrazione. Dopo il primo album a maggio 2024 abbiamo iniziato una serie di date per tutta Italia fino a fermarci a Milano, verso Novembre. É stata una mega avventura, tutta organizzata da noi con le nostre forze. Durante questo periodo abbiamo scritto molti dei nuovi pezzi, che rilasceremo nel corso dei prossimi mesi. Non vediamo l’ora. Stiamo anche ricominciando il nuovo giro di date, le

potete trovare nelle nostre pagine social o su Spotify.

 

  1. E che consiglio dareste a chi sente di non riuscirci mai?

 

Di pensare che in fondo, a volte la pensiamo tutti un po’ così. Siamo tutti un po’ persi. L’unica cosa che ha senso fare é provarci comunque.

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