Dopo il successo del debutto, gli Electric Cherry tornano con “Cherry Heart”, la traccia che dà il titolo al loro secondo album e ne incarna il cuore emotivo. Abbiamo chiesto a Cristian Ferrara (CRIS) di raccontarci come è nata questa canzone onirica, com’è stato collaborare con Andrea Ra su “Quarantine”, come la band ha mantenuto un filo rosso tra generi diversi, e quali obiettivi si sono posti per il nuovo disco e il tour in arrivo.
Da cosa è nata l’ispirazione per il brano title track “Cherry Heart” e quale messaggio vuoi trasmettere con questa power ballad?
CRIS: L’atmosfera che avevo in mente quando ho scritto il testo, era eterea. Ho immaginato il protagonista della canzone come se stesse in un sogno, dove tutto è un po’ ovattato, non definito. Il racconto segue appunto la logica di un sogno, dove molti elementi non sono apparentemente coerenti tra loro, ma trovano un loro legame in maniera indiretta. Il protagonista si sente leggero come una piuma, in balia dell’ambiente e delle persone che credono di poter dire quello che deve e non deve fare e questo a lui non va a genio, e nonostante dichiara di voler far vedere loro tutta la sua rabbia, resta intorpidito dal mondo che lo circonda.
Com’è stato lavorare con Andrea Ra su “Quarantine”? In che modo il suo apporto ha influenzato l’arrangiamento e l’atmosfera del pezzo?
CRIS: Andrea è stata la classica “ciliegina sulla torta”. Il pezzo era praticamente pronto, ma, quando si sono aperte le possibilità a una collaborazione all’interno del disco, abbiamo subito pensato ad Andrea. Per tematiche e atmosfere questo era il pezzo perfetto per lui. Ci ha fatto questo grande regalo di regalarci la sua voce in inglese ed è riuscito a impreziosire ancora di più il pezzo, con il suo classico stile… D’altronde, il pezzo si intitola QuaRAntine…
Il disco spazia tra hard rock, blues e alternative: come avete affrontato la sfida di mantenere coerenza sonora pur esplorando generi diversi?
CRIS: In fase di scrittura dei nuovi brani non ci siamo posti troppi problemi di genere. Nella fase di arrangiamento del disco e al momento di scegliere la scaletta dei pezzi per il disco, abbiamo scelto la tracklist che suonava meglio, come si faceva un tempo. Ad amalgamare il tutto, mettendo anche dentro elementi apparentemente distanti dal nostro approccio, ci ha pensato il nostro produttore Alessandro Forte, con un sapiente uso di tastiere e sonorità elettroniche.
Dopo il debutto nel 2021 e l’esperienza con le audizioni Sony e Sanremo Rock, quali obiettivi vi siete posti per “Cherry Heart” e il live tour di quest’anno?
CRIS: Dopo il primo album abbiamo dovuto fare i conti con il caos della scena musicale immediatamente post-pandemia: locali chiusi, poco spazio per band rock. Con il secondo disco, abbiamo intenzione di girare l’Italia portando la nostra musica e la nostra energia in più live possibili, per far sentire il nuovo materiale che spacca.