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“Broken Memories” è il nuovo singolo del giovane cantautore Federico Puglielli, un brano che racchiude frammenti di memorie e suggestioni nate da un singolo aneddoto, intrecciando esperienze personali e riflessioni musicali. Abbiamo parlato con lui per scoprire il processo creativo dietro questa canzone e il significato che rappresenta per l’artista.


Puoi descrivere il tuo processo di scrittura per “Broken Memories”?

“Broken Memories” è una di quelle canzoni che viene scritta in 5 minuti, ma che era dentro di me da molto prima. C’è stata una serie di eventi che mi ha portato a scriverla in così poco tempo. La visita al museo di Hendrix a Londra, però, ha truccato le carte.

Una volta tornato, stavo ritagliando la foto di Jimi Hendrix per farla entrare nella cornice e la vista di quei frammenti di fotografia a terra ha fatto scattare la molla. Ho lasciato perdere la foto e la cornice, mi sono fiondato sulla chitarra a scrivere il riff e ho registrato la demo.


Che emozioni hai provato scrivendo questo brano?

Ho sentito subito che era un brano più “violento” rispetto ai miei standard. Mi piace il classic rock ma fino ad ora ammetto di essermi avvicinato di più al pop, quindi ho pensato: “Ah, finalmente!”.

Poi, mentre scrivevo il testo, mi sono reso conto che era il brano più psichedelico che avessi mai scritto, un testo diverso, che parla di quest’uomo immaginario che non c’è più e ci parla da un’altra dimensione:

“Feeling lonely never seemed so nice”,
“Now my hands are green, below this broken screen”.

Mi sono sorpreso e divertito allo stesso tempo.


Come descriveresti il tuo stile musicale?

Lo definisco pop-rock. Negli ultimi anni molto più pop, ora sto cercando di invertire la tendenza. L’importante è che comunichi qualcosa e che coinvolga il pubblico.


Come affronti le critiche?

Con molta più apertura rispetto al passato. Ho imparato che essere orgogliosi a prescindere non porta a nulla, e ora mi metto molto in gioco con il mio pubblico e le persone a me vicine.

Non si può prendere sempre tutto benissimo, ma vedere la critica come un semplice commento già aiuta molto. Così nascono nuove idee e la critica diventa magicamente costruttiva.


Qual è il tuo sogno più grande come musicista?

Che la mia musica sia uno strumento per lasciare qualcosa alle persone che la ascoltano: dare speranza, aiutare la gente a sentirsi meglio e a lasciarsi andare.

La mia musica vivrà sicuramente più a lungo di me, quindi desidero che abbia determinati valori.


“Broken Memories” è disponibile su Spotify: un viaggio tra suoni psichedelici e liriche profonde che mostra un lato inedito di Federico Puglielli, proiettato verso nuove sperimentazioni.

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