Skip to main content

Con “AOC”, uscito il 23 maggio, gli Zipper Blues tornano a far sentire la loro voce e, soprattutto, il loro inconfondibile suono. La band veronese ci regala un brano rock energico e diretto, il primo assaggio di un nuovo progetto discografico che si preannuncia esplosivo.

Il titolo, un chiaro riferimento alla certificazione francese “Appellation d’Origine Contrôlée”, è anche l’incipit del pezzo, che si apre con questa frase pronunciata con intenzione prima di lasciar spazio a chitarre granitiche e una voce graffiante che non fa prigionieri. Una dichiarazione d’intenti, una metafora audace che accosta l’autenticità del vino alla purezza del rock, rivendicando la necessità di “certificare” l’origine e la qualità anche nella musica.

“AOC” è un brano che non si nasconde: corre veloce su ritmiche serrate e riff taglienti, con un sound ruvido e viscerale che richiama il rock dei primi anni ’90. È come un sorso di vino corposo, quello buono, che ti scalda e ti scuote. Gli Zipper Blues raccontano che il pezzo è rimasto a lungo nel cassetto, ma ha trovato la sua vera forma sonora durante le registrazioni del nuovo album — e si sente: c’è maturità, ma anche quella fame tipica delle band che non hanno mai smesso di credere nel proprio suono.

Sincero, potente, ben suonato e con un messaggio tra le righe che fa riflettere, “AOC” è il ritorno che ci voleva per una band che sa il fatto suo. Un antipasto gustoso di quello che sarà il nuovo album, e una conferma che il rock italiano ha ancora molto da dire, soprattutto quando è fatto con passione e con l’anima.

 

ASCOLTA SU SPOTIFY: https://open.spotify.com/intl-it/album/6sYV30Ub0W6VveaPSTTxyw 

 

https://www.instagram.com/zipp3rblues

https://www.facebook.com/Zipp3rBlues

https://www.youtube.com/@zipperblues1815

https://open.spotify.com/intl-it/artist/4vQu3r0ENluDnQEkr6QnJ6?si=gM0nQaZbRH6zOC1YzZfY0A

Lascia un commento