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Con il nuovo singolo “Ognuno per le sue”, Alice Blasi conferma la sua sensibilità autoriale e la capacità di trasformare le emozioni in immagini nitide e sincere. Il brano affronta con delicatezza il tema del distacco emotivo tra due persone che, pur legate da un sentimento profondo, non riescono più a incontrarsi davvero. È una canzone che parla di silenzi, di parole che non arrivano a destinazione e di quella consapevolezza lucida che accompagna ogni addio necessario.

Prodotto da Riccardo Samperi, la canzone segna una nuova tappa nella crescita artistica di Alice, che continua a costruire un percorso autentico e coerente, lontano dalle mode ma vicino alla verità dei sentimenti. Con una scrittura intima e una voce capace di raccontare la fragilità senza filtri, l’artista catanese si conferma una delle voci più promettenti del nuovo panorama cantautorale.

In questa intervista per il MEI, Alice Blasi ripercorre le tappe della sua evoluzione musicale, dal primo brano “Non so più di te” fino a oggi, raccontando il valore degli incontri, delle guide e dei sogni che continuano a ispirare la sua musica.

Com’è stato l’incontro con Riccardo Samperi e in che modo ha influenzato la tua crescita artistica?

Riccardo Samperi è per me un grande maestro, e una persona per cui nutro una profonda ammirazione.

Riccardo mi ha permesso di costruire la mia identità artistica e di crescere non solo artisticamente ma anche e soprattutto umanamente.

 

Cosa ti ha lasciato la prima esperienza con “Non so più di te” che hai portato anche in “Ognuno per le sue”?

“Non so più di te” mi ha insegnato la bellezza e l’importanza della spontaneità e delle emozioni sincere, ed è proprio questo che vorrei continuare a trasmettere in ogni mio brano.

 

Quanto è importante per te avere delle guide, come produttori o maestri, lungo questo percorso?

Dico sempre che, se non fosse per gli incontri che ho fatto e per le guide che ho avuto l’onore di avere sicuramente non sarei qua e non avrei avuto la possibilità di scoprire e percorrere questo progetto musicale.

 

Lavori meglio da sola nella scrittura o in team creativo?

Considero la mia scrittura un luogo molto intimo e personale, quasi come un diario in cui racchiudo pensieri ed emozioni.

 

C’è un artista con cui sogni di collaborare in futuro?

Sicuramente sono tanti gli artisti con cui sognerei di collaborare.

Diversi sono quelli del panorama indie come, ad esempio, Gazzelle o Franco 126.

Ammiro molto anche Levante e Cesare Cremonini.

 

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