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Conclusa sabato 29 settembre la tre-giorni voluta da Giulia Di Giovanni e Matteo Antonaci dedicata alle realtà indipendenti attive nel panorama nazionale con l’intento di costruire uno spazio dedicato a progetti musicali appena avviati, talvolta inediti o in fase di costruzione e sperimentazione.
Sul palco tra gli altri i siciliani Santamarea e la rivelazione MEI del 2024 Coca Puma

Di SIMONE MERCURIO

“Felici di essere qui, in questo posto che odora di teatro, di assi di legno, un luogo  dove ci siamo sentiti subito a casa” parola di Stefano Gelardi, l’incredibile frontman della band palermitana dei Santamarea che giovedì sera ha aperto la tre giorni del LINE UP, la mini kermesse diretta da Giulia Di Giovanni e Matteo Antonaci, all’interno del lungo e variegato cartellone del RomaEuropa Festival. Un piccolo festival che mette insieme sullo stesso prestigioso palco, una dopo l’altra una serie di nomi emergenti, indie e alternativi della musica italiana.

Si inizia con i Santamarea dunque, ai quali ci permettiamo di dedicare più spazio rispetto agli altri per il piacere che ci hanno dato nel vederli dal vivo e per l’originalità pop, nell’accezione migliore del termine, della loro musica.

Una voce che si inerpica verso vette che forse solo Anohni and the Johnsons oggi riesce a modulare per una attitudine rock e cantautorale con cui il quartetto siciliano ha ammaliato il pubblico dell’Ex Mattatoio di Roma per l’apertura di un festival dedicato a suoni. Sono poco più che ventenni i Santamarea, tre fratelli di sangue Stefano (testi, voci e synth), Francesco (chitarra) e Michele (percussioni)  ) e una sorella d’arte Noemi Orlando. Al mixer Roberto Bob Cammarata il lor produttore nonché deus ex machina dietro al successo di altri palermitani come La Rappresentante di Lista.

Alla loro prima canzone lo scorso anno hanno letteralmente saccheggiato il Musicultura 2023, con ben quattro premi:  migliore canzone 2023, Targa della Critica, miglior progetto discografico e miglior testo.

Ein plein insomma. Senza ancora aver pubblicato un solo album.

Quarantacinque i minuti del set live per i quattro palermitani che chiudono il loro mini tour estivo suonando per la prima volta a Roma. “Da domani – dice Stefano sul palco, che domina con un talento innato – ci chiuderemo in clausura per registrare e finire il nostro primo disco”. “Abbiamo circa quattordici brani ma credo che arriveremo a dieci –  ci anticipa Cammarata fiero dei suoi ragazzi.

La peculiarità dei Santamarea è quella di aver sfornato la capacità di scrivere belle canzoni, evocative con sonorità che mettono insieme il rock, il folk e l’elettronica. Il tutto ovviamente prende forma grazie al carisma vocale di Stefano con il suo portamento, il suo incedere potente ma timido allo stesso tempo quando si siede al piano a “sussurrare” le sue parole. Sul palco dell’Ex Mattatoio abbiamo ascoltato più delle sole tre canzoni pubblicate (Santamarea, Acquua Bagnami e Splendere) che andranno a comporre il disco d’esordio di questi ragazzi cui auguriamo grandi palchi e il meritato successo, senza perà perdere lo smalto e la purezza artistica che abbiamo visto dl vivo in questa serata romana, ma anche nella chiacchierata che con Indieland abbiamo fatto lo scorso anno nella loro Palermo.

Voce altrettanto bella quanto totalmente differente subito dopo i Santamarea è quella  della veronese Adele Altro front womand di Any Other live sul palco con Erica Lonardi (batteria) e Marco Giudici (basso).

Il nome del gruppo è stato scelto per omaggiare l’album “Any other” dei Life Without Buildings. Il gruppo nasce dalla volontà di Adele nel 2014 dopo che si sciolsero le Lovecats, la sua precedente formazione. Dal vivo Adele tira fuori un tiro e una capacità vocale che su disco non eravamo riusciti a cogliere, Chi li ha visti altre volte live al Primavera Sound di Barcellona quanto all’Ypsigrock di Castelbuono a Palermo ci ha confermato che si tratta di una formazione che il suo meglio lo esprime proprio live.

La seconda giornata di LINE UP porta a Roma il collettivo napoletano dei Thru Collected che qualcuno ha definito come “la cosa più radicale, libera e affascinante uscita in Italia negli ultimi mesi”.

Non appartengono a nessuna epoca i Thru Collected, perché sono figli di quell’epoca post-temporale in cui viviamo. Nel loro sound sequenze distorte e voci giovanissime, che appaiono e scompaiono dietro fotogrammi d’elettronica sperimentale e ricomponibile, frammenti dub e raggamuffin, echi dnb e allusioni rnb. La formazione arrivata a Roma rappresenta a pieno l’approccio multidisciplinare del collettivo che abbatte qualsiasi barriera di genere completando un disegno che racconta a 360° la musica di questi anni.
Nella serata romana Sanoe Lucky, due membri fondanti del collettivo, ha dialogato anche con lo scrittore Alessio Forgione.

Nella stessa seconda serata sul palco del Romaeuropa una sequenza di interessanti progetti musicali.
Scumma Do Mar, col suo approccio grintoso, romantico, e una attitudine che potremmo definire punk.
Angelo Kras è portavoce della trap, qui forse nella sua accezione migliore perchè sporco di drain e di musica elettronica
Alice  porta la fragilità, l’esistenzialismo di una generazione  e cantando i testi scritti in cameretta racconta il percorso del collettivo con estratti dagli album Discomoneta e Il Grande Fulmine.
Infine D’Egidio che torna all’urlo rock delle chitarre, e MIFU (Daniele Grande)  traghetta il sound della notte all’Ex Mattatoio verso sonorità elettroniche.

Infine il sabato sera, con la terza e ultima data del LINE UP che ha il merito di aver portato alla ribalta di un festival internazionale e prestigioso come il Romaeuropa un percorso dedicato alle realtà indipendenti attive nel panorama nazionale con l’intento di costruire uno spazio dedicato a progetti musicali appena avviati, talvolta inediti o in fase di costruzione e sperimentazione.
Il “case history” di questa edizione, in apertura della terza e ultima serata di musica live, è stato dedicato all’etichetta Trovarobato, realtà bolognese nata intorno ai Mariposa nel 2004, e oggi, con i suoi vent’anni di età, casa per numerosi progetti ed esperienze musicali. Non ultima la sub-label Tanca Records nata nel 2022 con la direzione artistica di Iosonouncane che ha dato alle stampe gli album d’esordio di Vieri Cervelli Montel e Daniela Pes.
LineUp! e Trovarobato presentano SO BEAST e AKA5HA: due progetti, ancora non pubblicati dall’etichetta, ma che da anni gravitano intorno al mondo di Trovarobato e che entreranno a far parte del suo ampio catalogo.

Arrivano i live, e sul palco arrivano in apertura gli accordi distratti e biascicati di Tripolare con il suo beat hypercore, punk, rock, trap e una strana quanto seducente malinconia pop post-teen.

A chiudere in grande la tre giorni del Line Up infine Coca Puma una delle artiste rivelazione di questo 2024 che verrà premiata tra qualche giorno al MEI di Faenza con la targa del MEI-Meeting degli Indipendenti come artista emergente dell’anno.

Cappello a coprirle gli occhi, un debole per il mondo dell’audiovisivo e attitudine da vendere. Ecco perché Coca Puma è uno dei nomi più interessanti della nuova scena indipendente italiana che con il suo album “Panorama Olivia” è stata capace di unire  differenti paesaggi sonori.

Coca Puma è il moniker, il nome d’arte di Costanza Puma, artista eclettica di formazione nu-jazz che si muove in un orizzonte ibrido e atipico, fra dream pop, nu-soul, elettronica, ambient e post-rock. Eterea e magnetica la sua voce anche dal vivo sul palco del Romaeuropa Festival e del Line Up.

“Conosco il festival e sono molto felice di farne parte quest’anno! – ha detto Coca Puma –  Ho ancora locandine e piccole zone dell’edizione scorsa a casa, mi fa strano pensare di essere in line up quest’anno! Ovviamente ne sono molto felice, soprattutto perché questa tappa rappresenta un po’ la chiusura di questo tour, iniziato al Monk quel 19 Aprile, quando è uscito Panorama Olivia. È davvero emozionante per me tutto questo”.

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