Skip to main content

Capita spesso, quando ascoltiamo della musica in radio o alla TV, in base ai nostri gusti personali, di soffermarci particolarmente nel momento in cui si ascolti una canzone egiziana o comunque del mondo orientale. Il fatto è che non siamo abituati a sentire quotidianamente questi suoni ed ecco perché, non appena li ascoltiamo, rimaniamo concentrati a lungo. I suoni e le melodie orientali sono particolari e catturano immediatamente la nostra attenzione; in alcune situazioni ci fanno anche immaginare quei luoghi così diversi e lontani.

La musica, che continua a riunire la gente attraverso coinvolgenti eventi, già nell’antico Egitto era protagonista di tanti momenti della vita quotidiana, sia della vita del faraone che del culto religioso. Che gli egizi amassero la musica è certificato ampiamente in documenti ricchi e variegati, conservati sulle pareti delle tombe, nei papiri e anche nei piccoli oggetti della vita quotidiana, oltre che in strumenti veri e propri. Anche nella Bibbia ci sono documenti che certificano che gli ebrei avevano degli strumenti da suonare, tutti correlati all’archeologia egizia. 

Per quanto riguarda le danze, invece, queste erano soprattutto propiziatorie alla caccia, magiche, di fecondazione e di iniziazione. Inoltre, nell’antico regno, nacque anche l’usanza dell’orchestra che comprendeva flauti, clarinetti e arpe arcuate. Col passare del tempo invece vennero introdotti strumenti più sofisticati come le percussioni, gli strumenti a fiato e a corde.

La musica egiziana, ma più in generale di tutto il mondo arabo, è legata a religioni e alle tradizioni che ne derivano; a noi sembra si tratti di una melodia in cui viene ripetuto sempre lo stesso ritornello, ma è anche piena di ritmi incalzanti e voci profonde. I testi delle musiche di questi territori scandiscono danze popolari, canzoni d’amore, celebrazioni sacre e festività; nel XX secolo, infatti, i musicisti provenienti dall’Egitto portano in dote la tradizione popolare. 

Bisogna arrivare all’epoca di Nasser perché la musica pop egiziana si prenda il suo posto nel mondo, diventando sempre più importante nella cultura del luogo, soprattutto tra le popolazioni giovanili dell’Egitto. Durante i matrimoni e le altre feste tradizionali continua ad essere suonata la musica popolare egiziana e nell’ultimo quarto del XX secolo le sonorità di questi territori sono state utilizzate per comunicare le questioni sociali e di classe. 

Le 10 canzoni egiziane più famose nel mondo

Dunque, anche la musica ha permesso al mondo intero di conoscere la cultura e la tradizione egizia; vediamo quali sono le 10 canzoni egiziane più famose nel mondo. Partiamo con “Aisha”’ e “Ana Akher El Shoghl” di Abdel Halim Hafez, uno dei più famosi cantanti egiziani, celebrato non solo in Egitto ma anche in Vicino Oriente tra gli anni 1950 e 1970; viene considerato tuttora come uno dei quattro grandi della musica egiziana del Novecento. Poi c’è “Ya Zahma” di Umm Kulthum Habibi Da’ di Mohamed Mounir, “Al Atlal” di Umm Kulthum, “Al Asma’a” e “Al Atlal” di Warda Al-Jazairia, “El Oyoun”’ di Mohamed Mounir, Enti Habibi” di Mohamed Abdel Wahab. 

La cultura egizia nel mondo online

La musica, come la cultura e le tradizioni egizie, destano sempre l’attenzione di tutti: ci sentiamo trasportati ed affascinati da un mondo lontano e così distante dalla nostra quotidianità. Sarà per questo che quando ci imbattiamo in qualcosa che richiami quel mondo, non riusciamo spesso a non soffermarci; in molti aspetti della nostra vita moderna troviamo riferimenti al mondo egiziano anche in ambiti che a noi potrebbero sembrare un po’ insoliti, come il mondo dei giochi online. A dir la verità sono tanti i riferimenti all’Egitto nel settore dei giochi di casinò online: dalle slot machine al poker, dai giochi da tavolo per arrivare alle roulette, e tanti altri. La Legacy of Dead slot è una delle più conosciute al mondo, ambientata proprio nel mondo egizio: questa slot, con 5 rulli e 10 linee di pagamento, presenta simboli ispirati alla cultura egizia come piramidi, mummie e scarabei. 

Il tema della slot in questione è ispirato, come detto, all’antico Egitto, con un riferimento particolare a dei miti presunti che riguardavano il regno dei morti: gli antichi avevano il Libro dei Morti, il quale aveva il compito di accompagnare i defunti nel lungo viaggio che dalla vita terrena li avrebbe traghettati nell’aldilà, per cominciare una nuova vita. L’aldilà infatti era visto come un mondo idilliaco: qui il defunto poteva vivere in maniera tranquilla, lavorare e riposare a piacimento, il tutto al cospetto di Osiride. Nella slot si ritrovano tutti i simboli caratteristici di questa cultura come manufatti preziosi che raffigurano scarabei e i volti di alcuni faraoni e divinità per metà umane e per metà animali. Gli scenari del gioco sono ambientati all’interno di una enorme piramide: le pareti sono interamente ricoperte di geroglifici, le animazioni evidenziano i simboli e le combinazioni vincenti, mentre all’attivazione dei bonus (come nel caso del bonus free spins) alcuni di questi simboli ricoprono per intero i rulli su cui si trovano. Questa slot rientra nel filone di quelle a tema libri e manufatti misteriosi, che sono in continua evoluzione e che sono anche piene di sorprese, così da rendere più interessante la fruibilità ai giocatori. 

La grafica e i simboli sono ottimi e anche la colonna sonora spinge il giocatore quasi ad esplorare le camere di sepoltura egiziane per la caccia al tesoro. Il simbolo di maggior valore è il leggendario Tutankhamon, insieme al simbolo wild della camera sepolcrale d’oro, una scelta non casuale: il faraone Tutankhamon nacque ad Amarna nel 1341 a.C. e gli storici lo ricordano come il faraone bambino; fu il 12° sovrano della XVIII dinastia del Nuovo Regno egizio e governò dal 1333 a.C. al 1323 a.C. Il momento storico più importante fu il ritrovamento della sua tomba il 4 novembre del 1922: il cadavere del faraone, conservato all’interno di un sarcofago, era imbalsamato e ricoperto di gioielli e amuleti. Il volto di Tutankhamon era coperto da una maschera funeraria molto preziosa. Ora si capisce anche perché la slot Legacy of Dead abbia tanto successo, sia per la grafica accattivante, ma anche per l’atmosfera di mistero che circonda il periodo egizio.