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Emilia-Romagna Music Commission e ATER Fondazione, nell’ambito dell’attività di music export, si preparano a partire, per il secondo anno consecutivo, per Brema dove, dal 24 al 26 aprile, è in programma jazzahead!, evento imperdibile per l’industria internazionale del jazz e il luogo d’eccezione per il jazz contemporaneo di alta qualità proveniente dalla Germania, dall’Europa e da oltreoceano.
Essendo il più grande evento mondiale in cui si incontrano tutti i protagonisti della scena – musicisti, etichette, agenzie, festival, booker e media – è considerato dai visitatori professionisti di tutto il mondo come la “Family Reunion del Jazz”.

A Brema saremo partner del Padiglione ITALY@JAZZAHEAD! (stand 6D03) e condivideremo l’area assieme a Puglia Sounds, progetto della Regione Puglia a sostegno degli operatori e degli artisti pugliesi del settore musicale; Fondazione Piemonte dal Vivo, Circuito Regionale Multidisciplinare che opera sull’intero territorio piemontese per la diffusione e circuitazione della cultura teatrale, declinata nelle differenti dimensioni artistiche che abitano il palcoscenico; i-jazz, associazione che lavora per la promozione del jazz in Italia e del jazz italiano all’estero; e l’associazione Italia Jazz Club, punto di riferimento per i jazz club italiani.

Questa seconda partecipazione alla fiera jazzahead! consolida l’opportunità per l’ufficio music export regionale di focalizzarsi sulla musica jazz e sulla sua filiera e di proseguire un percorso di promozione all’estero delle operatrici e operatori e delle loro attività.
Il nostro territorio da sempre ha saputo coniugare la sua tradizione culturale con la creatività del genere musicale più libero e innovativo.

Possiamo affermare che l’Emilia-Romagna è stata la culla del jazz in Italia.
Bologna, oggi riconosciuta Città UNESCO della Musica, già dal secondo dopoguerra divenne una tappa obbligata per tutte le band e i solisti americani più celebri come Duke Ellington, Benny Goodman, Ella Fitzgerald, Miles Davis.
Nacquero poi le prime band cittadine, aprirono i primi jazz club e arrivò il Bologna Jazz Festival, prima rassegna italiana di jazz di livello internazionale, una tradizione che dagli anni Cinquanta è arrivata ai giorni nostri.
Col tempo, il calendario dei festival si è fatto sempre più nutrito trasformando le città e i paesaggi in palcoscenici vibranti, dove musicisti locali e internazionali si esibiscono e interagiscono.
Dal 2000 c’è Crossroads, la più grande rassegna di jazz in Emilia-Romagna, un festival itinerante che si svolge su tutto il territorio della regione, una delle maggiori iniziative europee in quest’ambito la cui programmazione oggi tocca più di 20 centri del territorio.
Da locali accoglienti a spazi più avanguardisti, i Jazz Club sono luoghi dove la magia del jazz si fonde con l’energia del pubblico, creando
esperienze indimenticabili spesso in un’atmosfera intima e calorosa.
Dal Piacenza Jazz Club al Rimini Jazz Club, passando dai jazz club di Ferrara, Bologna, Modena e Ravenna e nelle più piccole realtà di provincia come San Lazzaro di Savena, Ravaldino in Monte, Anzola dell’Emilia.
Dagli ensemble tradizionali, come la ERJ Orchestra e la Doctor Dixie Jazz Band, alle sperimentazioni più audaci di Tower Jazz Composers OrchestratellKujira e Istantanea, fino alle giovanissime leve come Francesco Cavestri, HackOut! Trio, Nadt Orchestra e Kolosso, solo per fare alcuni esempi.

In occasione della partecipazione a jazzahead! è in fase di stampa l’edizione aggiornata (2025) di JAZZ ROADMAP, guida che presenta i festival che celebrano questa forma d’arte, i club che fanno pulsare la vita notturna, le artiste, gli artisti, le band e le orchestre che portano avanti tradizione e innovazione e le etichette discografiche che distribuiscono e promuovono il patrimonio jazz nostrano.

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