AL SOTTOSEGRETARIO ALLO SPETTACOLO DAL VIVO
DOTT. GIANMARCO MAZZI
ALLA DIREZIONE GENERALE DELLO SPETTACOLO DAL VIVO
MINISTERO DELLA CULTURA
VIA DEL COLLEGIO ROMANO 27
ROMA
Codice dello Spettacolo dal Vivo: valutazioni, proposte, idee e suggerimenti con punti, richieste e osservazioni a cura del
COORDINAMENTO STAGE & INDIES, LA FILIERA DELLA MUSICA INDIPENDENTE ED EMERGENTE
rappresentante di oltre 100 realta’ associative di piccole realta’ del settore principalmente musicale
- INTRODUZIONE:
- Serve andare esattamente all’opposto dello scouting su Tik Tok magari con un brano fatto da AI Intelligenza Artificiale con Chat GPT che poi scale le classifiche. Servono sostegni concreti e duraturi a tutte le piccole e medie aziende nazionalii del settore musicale con la massima urgenza.
- Sinteticamente il settore delle piccole e medie aziende italiane di tutta la filiera della musica segna un meno 30 per cento di occupati, un calo di introiti editoriali e connessi che sono intorno al 30 per cento, mentre hanno chiuso un club su tre e un festival per giovani talenti dal vivo su tre e quelli esistenti hanno ridotto gli eventi dal vivo. In Rai – citiamo naturalmente per primo il servizio pubblico- a Sanremo e negli altri festival musicali tv le aziende presenti totalmente italiane rappresentano solo l’85 a fronte di una produzione nazionale che arriva al 75% , una sproporzione che va colmata con un intervento deciso di cambio di rotta, per la tutela del Made in Italy che vedono esempio virtuosi in tal senso come la Francia, la Germania e tanti altri paesi, con l’attivazione anche delle Rai Regionali per le produzioni musicali regionali. Tali cambio di proporzione andrebbe spalmato poi su tutti i media incentivando la presenza delle aziende del Made in Italy. Sui fondi: dal 2020 sui bandi musicali il 70% e’ andato nelle mani di pochi marchi multinazionali del disco e del live che si contano sulle dita di due mani, mentre il restante 30% e andato alle migliaia di realta’ che ogni giorno producono e organizzano il 75% delle produzioni e degli eventi: va invertita totalmente la tendenza valorizzando l’erogazione della maggiore parte dei fondi a aziende solo ed esclusivamente italiane mentre le altre devono avere almeno coproduzioni.
- Nonostante i sold out dei grandi eventi la reale ripartenza per il settore dei piccoli e medi eventi musicali indipendenti si preannuncia ancora piu’ dura e difficile del solito. Sono ancora non pervenuti una parte dei ristori del 2021, non sono ancora stati lanciati i bandi a copertura delle chiusure di Capodanno, e’ arrivato il caro bollette e dopo la crisi economica e lo stop da Covid 19 ora arriva anche la crisi economica sempre piu’ dura causata dalla tragedia della guerra, che andrebbe interrotta quanto prima alla ricerca della pace, a mettere come sempre in ogni settore in maggiore difficolta’ chi lavora all’innovazione, allo scouting e verso gli esordienti e i circuiti alternativi al mainstream piu’ commerciale da tormentone estivo. Una situazione drammatica per la filiera della musica indipendente ed emergente anche se tutti fanno finta di niente e praticamente nessuno ne parla come se ci fosse un embargo. In verita’ le piccole realta’ musicali fatte di artisti, imprese, operatori e lavoratori rischiano di saltare del tutto e di perdere del tutto e per sempre tutta la filiera della nuova musica italiana lasciandola in mano esclusivamente alle multinazionali straniere monopoliste delle piattaforme digitali. Una situazione drammatica. Per questo chiediamo che si istituzionalizzi l’importanza di un Tavolo unico del settore musica nel suo rapporto con il Governo e il Parlamento e che il nuovo Governo appena entrato in campo attivi subito i Decreti Attuativi del Codice dello Spettacolo dal Vivo appena approvato e di inserire al Ministero dello Sviluppo Economico immediatamente un Tavolo di Crisi del Settore Musicale e del Live visto il calo di operatori, artisti e lavoratori in regola che parla di una diminuzione di circa il 30% in meno rispetto a tre anni fa, della chiusura di 1 club dal vivo su 2, della non ripartenza di almeno 1 festival e contest ogni 3, di un introito fino a meno del 70 per cento per quanto riguarda i piccoli editori e produttori musicali indipendenti italiani, con il rischio chiusura per 1 su 3, e di un minore incasso dei live fino a una media del meno 90 per cento per tantissimi operatori e promoter indipendenti. Un dato complessivo altamente drammatico che non puo’ che preoccupare e sul quale si deve intervenire se non si vuole perdere una ricchezza di creativita’, competenza e professionalita’ che rischia di essiccare la pianta dell’innovazione musicale in Italia.
ECCO I PUNTI:
- Serve individuazione chiara e precisa soggetti operanti nel settore con Codici Ateco precisi e individuati da Istat
- Serve un sistema di sostegno immediato e diretto in caso di crisi come per gli altri settori (per imprese, dipendenti, lavoratori , musicisti e freee lance), di finanziamento certo e sicuro che allarghi il FUS in termini di risorse e di opportunità chiare per chi vi puo’ partecipare (allargare a tutti i generi della musica attuale) annuali e triennali insieme , un sistema di Bandi Regionali e Comunali certi e annuali, una fiscalita’ che incentivi in termini di Iva (al 10% il live, al 4% il resto) e di sgravi (tax credit opera prima, videoclip, live) allargamento dell’art bonus ai festival come elemento di bellezza e identitario di un territorio, Bandi Nazionali e Regionali legati ai temi del Turismo, del Made in Italy all’estero, dei Prodotti a Km Zero, della Rappresentanza dell’Italia all’estero, i bandi possono vedere tra i partecipanti esclusivamente le aziende italiane cosi come a tutte le altre facilitazioni mentre alle aziende in Italia come filiali periferiche di multinazionali vanno sostenute a fronte di reinvestimenti (piattaforme, discografia, live, etc.) esclusivamente con sgravi
- Serve formazione giovanile musicale con inserimento fin dalle scuole elementari e di progetti per l’educazione all’ascolto coinvolgendo Miur, Giovani e altri Ministeri e campagne di promozione scontate per incentivare il live italiano esordiente tra i giovani, promozione Carta della Cultura e del Merito, etc.
- Mettere in rete Bandi Siae e Nuovo Imaie e altri Bandi Ice etc. per una maggiore forza di tali bandi sempre a favore dell’innovazione generazionale e musicale
- Semplifcazione burocratica e amministrativa e’ oramai indispensabile anche per l’aumento insostenibile dei costi per le piccole e medie realta’ di spettacolo dal vivo, vanno attuate e sostenute politiche green e di sostenibilita’, di inclusivita’ sociale e di altri messaggi sociali utili da veicolare attraverso la musica
- Piu’ risorse alle aree piu’ svantaggiate
- Inserire in tale circuito la formazione coi conservatori per un loro rinnovamento, scuole di musica, master universitari, corsi scuole medie, sale prove, centri musica, etc. che devono diventare insieme ai negozi di strumenti musicali e ai negozi di dischi un circuito virtuoso della produzione musicale di spettacolo dal vivo
- Creare Tavolo Permanente dello Spettacolo dal Vivo con una riunione almeno trimestrale che si rapporti con gli altri organismi (Consiglio Superiore Spettacolo, Commissioni, etc. Per le politiche comuni) e Osservatorio Nazionale e Osservatori regionali con la presenza sempre delle realta’ piu’ piccole.
- Made in Italy e Internazionalizzazione Musiche Attuali: e’ una necessita’ oramai inderogabile con il Ministero del Made in Italy
- Modifica del Comma 188 per limitazione degli esenti
- Rimodulazione dell’Iva al 10% per l’intrattenimento e al 4% su diritti, distribuzione, biglietti etc.
- Reintroduzione Bonus Stradivari aperto a tutti
- Credito di Imposta per favorire il live soprattutto dei giovani artisti esordienti , con introduzione di obbligo per artisti stranieri che fanno tour sopra i 10 mila spettatori , ad aprire con almeno un artista esordiente/emergente/indipendente italiano, per gli spettacoli per sostenere Club e Festival originali e di musiche attuali non mainstream
- Aumento del personale di controllo su regolarita’ lavoratori e regolarita’ diritti
- Unico portale per pagamento di tutti i diritti poi le collecting aventi diritto le acquisiscono
- Quote indispensabili in Rai e nel servizio pubblico per 40% di musica prodotta da aziende italiane al 100% e il 20% di artisti esordienti in tutti i palinsesti tv e in tutti i programmi festival kermesse etc. musicali, sgravi alle tv e radio private che attivano tali politiche (come in Francia)
- Fondi per digitalizzazione, ammodernamento locali adibiti a concerti con la creazione delle Case della Musica (come i teatri e i musei nelle citta’) e riconoscimento in contemporanea dei Club e dei Festival (club estivi) ufficiali in ogni regione come i teatri e i festival del cinema e di teatro
- Fondi per collaborazioni con Tv e Radio estere per la diffusione della musica delle aziende italiane attraverso la realizzazione di festival tour, programmi e altro utile
- L’articolo 6 della Legge prevede poi «Al fine di assicurare omogeneità ed efficacia all’azione conoscitiva del settore dello spettacolo dal vivo e di supporto pubblico alle relative attività» l’istituzione del Sistema nazionale a rete degli osservatori dello spettacolo del quale farebbero parte l’Osservatorio nazionale e gli osservatori regionali dello spettacolo. Siamo favorevoli con l’ingresso in tali Osservatori anche alle Rappresentanze degli Operatori direttamente coinvolti con particolare riferimento alle piu’ piccole realta’.
:
- RICHIESTE
- MIC
- Insediamento Tavolo dello Spettacolo dal Vivo Attuazione Decreti Attuativi per avvio Codice Spettacolo dal Vivo Sostegno Riforma Welfare Spettacolo e Indennita’ di Discnitnuita’
- Aumentare fondo per sostegno a Imprese a ultimo bando extra Fus post Covid che ah finanziato solo 22 progetti su oltre 400 domande presentate Riscrittura FUS per ingresso musiche attuali Alleggerimento e facilitazione accesso sgravi opera prima e videoclip ora a disposizione solo major e grandi case Allargamento art bonus ai festival Approvazione legge che riconosce Club e Festival storici Collaborazione e coordinamento tavolo estero con Italia Music Lab, Regioni, Ministro per gli Esteri, Ice, Ambasciate etc magari con il coordinamento del Ministero Made in Italy Collaborazione con Ministero del Lavoro per Tavolo di Crisi Collaborazione con Ministero del Turismo per Festival Turistici Collaborazione con Ministero dei Giovani per attivita’ Giovani anti-disagio anti bullismo anti droghe etc aggregazione etc Collaborazione con Ministero Istruzione per maggiore musica nelle scuole Festa della Musica e Festa della Musica dei Giovani Valorizzare MEI e una rete di festival e contest che scoprono talenti musicali dal vivo Collaborazione con direzione generale creativita’ (musica e fumetti, musica e altro) Riflettere per una Direzione Generale della Musica Vedere insieme App18 e Carta Cultura perche’ supporti maggiormente il basso reddito, le aree di disagio, i negozi di prossimita’ e di vicinato, i prodotti fisici acquistati nei punti vendita etc insomma supporti realmente le aziende italiane Bandi che non superino un certo tetto e/o per aziende che non sono filiali di multinazionali straniere
- Fus: chiediamo l’inserimento della possibilita’ di partecipare a tutte le musiche popolari contemporanee nessuna esclusa
- Decreti Attuative dello Spettacolo dal Vivo: dare qui dell risposte al mondo delle aziende del Made in Italy indipendente ed emergente con sostegni a tale filiera.
- Rai
- Incontro con Rai del Mondo Indipendente
- Quote del 40% Indipendenti in Radio e tv come in Francia e altri paesi avanzati
- Progettazione con Rai, Rai Play, Rai Web Radio e altri di progetti indipendenti con particolare riferimento al web ma non solo
- Incontro con le sedi Rai regionali per valorizzare artisti e programmi regionali musicali
- Quota a Sanremo per gli indipendenti e gli altri festival televisivi come Primo Maggio e altri che vanno in tv
- Linea editoriale di inserimento di musiche italiane e dei territori nei programmi tipo linea verde, linea blu, citta turistiche, borghi e altri programmi che valorizzano le tipicita’ dei territorio ma non valorizzano le musiche dei teritori insernedo anzi al contrario come accade in alcuni programmi come Linea Verde o altri canzone tutte estere per di piu’ di generi totalmente estranei al programma
- Idem sigle televisive per rassegne cinema e altre rassegne documentari etc inchieste etc.
- Campagna
- Incentivare una campagna di promozione con risorse come avviene per cinema e teatro per invogliare i cittadini ad andare ai concerti nei club, discoteche, balere della citta’ con sostegno a tutta la filiera da Siae, al locale fino alla band e orchestra incentivando anche con sgravi fiscali e credito di imposta per chi fa live e facilitazioni scontistiche su diritti per una particolare serata e altro simile
- Allo stesso modo sostenere una campagna per il ritorno alle musiche folkloristiche regionali come il liscio con il ballo sostenendo tutta la la filiera dalle discoteche alle balere fino alle orchestre con sostegni e rilancio di presenze del pubblico
- Incentivare Siae e Nuovo Imaie per il loro ruolo a dare ogni euro e fino all’ultimo euro per investimenti promozionali e bandi e progetti e sostegni senza genere residui di anni precedenti e/o in corso e non inserendo paletti al ribasso che escludano i piu’ piccoli del settore.
- Inoltre
- – Equo compenso di roylaties e diritti dai grandi monopolisti distributori della musica digitale in Italia (YouTube, Spotify, ..) ai giovani indipendenti, esordienti ed emergenti: a fronte infatti di un aumento di fatturato di tali piattaforme multinazionali paradossalmente diminuiscono drasticamente gli introiti per i giovani, i piccoli, gli esordienti inserendo paletti e false concorrenze che impediscono a giovani e piccole realta’ di ricavare una minima economia di sostentamento dall’uscita di nuove produzioni, come accadeva invece un tempo con il mercato fisico. Tutto il fatturato resta in mano ai proprietari delle piattaforme che pagano in maniera equa solo i big.
- – Riconoscimento di patrimoni popolare musicali a livello Unesco (come il liscio e altri) tornati ad essere fenomeno di interesse anche per i giovani
- – Rai, fare accordo Governo Rai per spazi tv radio w web pubblico per artisti totalmente indipendenti oggi produttori dell’80% della musica in Italia, per lo piu’ realizzata da under 30, ma totalmente esclusa da ogni fascia della Rai pubblica e dalle Rai regionali che devono mettersi a disposizione degli artisti del territorio
- – Come per il Cinema e il Teatro e gli altri settori patrocinare una Vetrina Nazionale delle Nuove Proposte Musicali provenienti dal mondo dell’autoproduzione e favorirne l’esportazione all’estero in una sorta di Erasmus musicale
- – Sgravi senza limiti in basso e con limiti in alto (solo aziende nazionali) per sgravi video, card 18, art bonus anche per i festival e Scia facilitata
- – Porre i grandi istituti di raccolta di diritti come Siae, Nuovo Imaie e Scf al servizio degli esordienti e delle piccole realta’ fornendo supporti e sostegni anche a coloro che ealizzano in avvio un bassissimo fatturato e per questo va sostenuto con produzioni, tour, festival , estero, etc.
- – Far procedere alla regolarizzazione delle Associazioni amatoriali con inserimento Partita Iva con gradualità
- – Invitare Siae a convincere i piccoli concorrenti ad un tavolo di armonizzazione della riscossione del diritto d’autore per annullare una conflittualità’ delle realta’ antagoniste a Siae esistenti piu’ piccole che di fatto possono portare a una stasi degli eventi con rischio di cancellazioni , annullamenti e altro se vengono realizzate azioni non corrette in tal senso da parte delle realta’ piu piccole
- – Riconoscimento del videoclip come forma d’arte con sostegni come per il cinema e allestimento di un festival nazionale ad hoc come accade per i festival del cinema, visto che sono le palestre dei futuri registi di domani
- – Riconoscimento di una manifestazione come il MEI come una Vetrina Nazionale dei Giovani delle Aziende nazionali indipendenti ed emergenti valorizzando in una Rete di Festival culturali (musica, letteratura, teatro, etc.) le giovani esperienze come vi sono i Saloni Ufficiali dei Big (Sanremo Musica, Cinema Venezia, Libro Torino etc individuarne simili nazionali ma per i giovani talenti)
- Bannare le opere realizzate esclusivamente da AI, ma diffondere quelle al 50%
- Inoltre si sono segnalate le urgenze legate alla presenza degli indipendenti in Rai, oggi scomparsi, della riscrittura del Fus, a favore di tutta la musica popolare contemporanea, della necessita’ urgente di fare una campagna di incentivo per il ritorno dal vivo del pubblico nei piccoli club, per un riconoscimento legislativo dei club e festival storici, per un contrasto al calo dell’occupazione del settore a fronte della crescita del fatturato con perdita di un club su tre e di un festival su tre e di tantissime competenze tecniche e di favorire di fronte al gigacapitalismo il gigalocalismo per contrastare il monopolio mondiale di poche piattaforme. Su questo e’ stato fatto un plauso a Siae che ha costretto Meta a sedersi a un tavolo per pagare tutti i diritti mentre sarebbe il momento di chiedere a queste piattaforme di pagare oltre alle tasse, ai diritti, alle royalties eque, anche una quota del fatturato da reinvestire nei giovani del settore musicale del paese in cui operano, Infine grande spazio va dato alle musiche diverse non omologate dalle piattaforme come il folk e il jazz, ad esempio.
- La crisi ha colpito maggiormente tutte le piccole realta’ musicali legati alla scena musicale indipendente (tutta la filiera), al folklore e alle musiche di nicchia, e alle orchestre da balera per intrattenimento per chiusura ballo di coppia servono con urgenza:
- Sostegni alle piccole micro e medie imprese musicali italiane
- Sgravi facilitazioni bonus etc.
- Sostegno esportazione sia fiere dirette che presenza a fiere in modo indiretto, scambi con l’estero riunendo tutte le realta’ che fanno estero oggi dispersive per il made in italy e allestire eventi all’estero (festival, etc.,) per allargare i mercati
Inoltre facciamo nostre le seguenti osservazioni:
Con riferimento alla LEGGE 15 luglio 2022 , n. 106
Art.2, comma 4 a) e 4c)
a) riconoscimento delle specificità del lavoro e del carattere strutturalmente discontinuo delle prestazioni lavorative nel settore dello spettacolo, indipendentemente dalla qualificazione autonoma o subordinata del rapporto e dalla tipologia del contratto di lavoro sottoscritto dalle parti;
…..
- c) previsione di specifiche tutele normative ed economiche per i casi di contratto di lavoro intermittente o di prestazione occasionale di lavoro;
PROPOSTA:
I lavoratori dello spettacolo contrattualizzati con rapporto di lavoro intermittente (Dlgs. n. 81/2015 articoli dal 13 al 18), senza corresponsione dell’indennità di disponibilità di cui all’art.16 del citato Dlgs 81/2015, appartengono alla categoria dei lavoratori di cui all’articolo 2, comma 1, lettera a), del decreto legislativo 30 aprile 1997, n. 182,
Con riferimento alla LEGGE 15 luglio 2022 , n. 106
Art.2, comma
4 b) riconoscimento di un’indennità giornaliera, quale elemento distinto e aggiuntivo del compenso o della retribuzione, in caso di obbligo per il lavoratore di assicurare la propria disponibilità su chiamata o di garantire una prestazione esclusiva;
PROPOSTA:
I lavoratori dello spettacolo di cui all’articolo 2, comma 1, lettera a), del decreto legislativo 30 aprile 1997, n. 182, in caso di obbligo di assicurare la propria disponibilità su chiamata o di garantire una prestazione esclusiva hanno diritto ad una indennità giornaliera distinta ed aggiuntiva pari al 25% della retribuzione indicata nel CCNL di categoria.
Con riferimento alla LEGGE 15 luglio 2022 , n. 106
Art.2, comma
6) Il Governo è delegato ad adottare, entro ((ventiquattro mesi)) dalla data di entrata in vigore della presente legge, secondo il procedimento di cui all’articolo 2, commi 5 e 7, della legge 22novembre 2017, n. 175, un decreto legislativo per il riordino e la revisione degli ammortizzatori e delle indennità e per l’introduzione di un’indennità di discontinuità, quale indennità strutturale e permanente, in favore dei lavoratori di cui all’articolo 2, comma 1, lettera a), del decreto legislativo 30 aprile 1997, n. 182,…..
PROPOSTA:
Ai lavoratori dello spettacolo di cui all’articolo 2, comma 1, lettera a) del decreto legislativo 30 aprile 1997, n. 182, viene riconosciuta una indennità di discontinuità qualora in possesso dei seguenti requisiti:
- a) reddito massimo, derivante in misura prevalente dalle prestazioni lavorative rese nel settore dello spettacolo riferito all’anno solare precedente a quello di corresponsione dei sostegni, non superiore ad € 12.000;
- b) avere effettuato minimo 12 e massimo 90 prestazioni lavorative effettive nell’anno solare precedente a quello di corresponsione dei sostegni;
L’indennità di discontinuità è incompatibile con eventuali sostegni, indennità e assicurazioni in essere.
[*] Determinazione dei criteri di calcolo dell’indennità giornaliera,
L’indennità è calcolata come base nella misura del 70% del minimale di contribuzione giornaliera per gli iscritti al Fondo pensione lavoratori dello spettacolo, stabilito annualmente dall’INPS, e per un massimo di 90 giornate indennizzabili ed oggetto di tutela economica e previdenziale.
Per i lavoratori i cui contributi previdenziali e assistenziali sono invece versati sulla base dei CCNL stipulati dalle organizzazioni più rappresentative della categoria (articolo 2, comma 25, legge 28 dicembre 1995, n. 549) la base di calcolo dell’indennità giornaliera è correlata ai contributi effettivamente versati.
Con riferimento alla LEGGE 15 luglio 2022 , n. 106
Art.3 – Registro nazionale dei professionisti operanti nel settore dello spettacolo
E’ istituito presso il Ministero della cultura il registro nazionale dei lavoratori di cui all’articolo 3, primo comma, del decreto legislativo del Capo provvisorio dello Stato 16 luglio 1947, n. 708, ratificato, con modificazioni, dalla legge 29 novembre 1952, n. 2388,………
PROPOSTA:
L’iscrizione nel registro di una associazione dei professionisti operanti nel settore dello spettacolo costituita ai sensi della Legge 14 gennaio 2013, n. 4 ( Disposizioni in materia di professioni non organizzate) è equipollente alla iscrizione nel registro nazionale in premessa.
Art.4-comma 4 – Registro nazionale degli agenti o rappresentanti per lo spettacolo dal vivo.
PROPOSTA:
L’iscrizione nel registro di una associazione di professionisti operanti nel settore dello spettacolo dal vivo quali agenti o rappresentanti costituita ai sensi della Legge 14 gennaio 2013, n.4 è equipollente alla iscrizione nel registro nazionale di cui all’art. 4 comma 4 della L.15-07-22 n.106
Comma 188 della L. n. 296/2006
Esenzione degli adempimenti previsti dalla normativa previdenziale del settore dello spettacolo qualora ricorrano congiuntamente due presupposti, uno di tipo oggettivo e l’altro di tipo soggettivo.
A disposizione, scusandoci per la lunghezza e magari anche per alcune ripetizioni, ma il settore oggi e’ sempre piu’ complesso e difficile e si sommano problemi su problemi, si resta in attesa per un incontro, importantissimo dopo avere raccolto tutte le proposte, e si coglie l’occasione per chiedere un incontro urgente per affrontare il tema dello stato di difficolta’ delle piccole realta’ musicali nazionali, cordialmente,
COORDINAMENTO STAGE & INDIES