Il nuovo album di Alfonso Cheng, “FINFERLAND”, rappresenta un’affascinante esplorazione sonora che fonde elementi di synthwave, lo-fi, elettronica e post-punk. Questo lavoro, pubblicato il 17 maggio per .Belva e Manita Dischi, segna un significativo passo avanti per il “bedroom music maker” campano, classe 1990, che con questo disco riesce a creare un’esperienza sonora tanto personale quanto universale.
Il titolo dell’album, “FINFERLAND”, richiama il termine dialettale napoletano “O’nfinfero”, che indica un parolaio, un millantatore. Questo tema di evasione dalla realtà si riflette nel modo in cui Alfonso elabora i suoi ricordi, trasformandoli in versioni alternative e surreali del passato. Isolandosi nella sua cameretta, Alfonso si immerge in un processo creativo che lo porta a mescolare influenze musicali degli anni ’90 con un tocco di originalità che le rende uniche.
L’album si apre con una giungla di chitarre distorte e suoni noise che subito catapultano l’ascoltatore in un universo parallelo. Ogni traccia è un viaggio attraverso la memoria e l’immaginazione di Alfonso, dove la realtà e la fantasia si intrecciano. Le collaborazioni con artisti come Moci, Visconti, Supernino, Alberi Alti, Kiwi666 e Carlo Corbellini – Post Nebbia, aggiungono ulteriori strati di complessità e varietà al disco. Brani come “Amore / Rumore” e “Nocera by night” offrono uno sguardo intimo e vibrante sulla vita e la cultura campana, mentre tracce come “Piccola Miss” e “Stavo bene” esplorano temi universali con un approccio fresco e innovativo.
La produzione dell’album è caratterizzata da un uso degli strumenti, che permettono ad Alfonso di manipolare i suoni e creare paesaggi sonori unici. La sua abilità nel combinare lo-fi e synthwave con elementi post-punk ed elettronica dà vita a un sound sui generis che è allo stesso tempo nostalgico e futuristico.
Cheng dimostra una grande capacità di introspezione e narrazione attraverso la musica: questo disco non è solo un tributo agli anni ’90, ma una reinvenzione di quel periodo attraverso una lente contemporanea.
In conclusione, “FINFERLAND” è un’opera che riflette la crescita artistica di Alfonso Cheng e la sua capacità di trasformare i ricordi e le influenze in qualcosa di completamente nuovo e affascinante. Un album che non solo celebra la musica del passato, ma che apre nuove strade per il futuro del cantautorato italiano.