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PRIMO EPISODIO VIDEO DI INDIELAND ON AIR nell’ultimo mese insieme di questa stagione.
Intervista su Menzannotti, il nuovo disco della talentuosa cantautrice catanese Elektra Nicotra che è uscito proprio il 21 giugno, a mezzanotte – come da titolo – nel primo giorno dell’estate, della bella stagione,
auspicio dunque di cose belle in arrivo.

Una voce potente quella di Elektra, un’artista da tenere d’occhio, una giovane donna appassionata di musica, quella buona, e di immagini, storie che evocano fantasie utopistiche più reali della realtà stessa.
Sono trascorsi ben sette anni dal disco d’esordio “Awakening” del 2017 in lingua inglese, che chi scrive presentò a Radio Città Futura all’interno del format Indieland, e in studio c’era con noi il compianto Ernesto Assante.
La abbiamo intervistata nuovamente per il il nuovo album in dialetto siciliano.

Un viaggio “lungo un sogno” fra la Sicilia e dimensioni ultraterrene, dove il dialetto siciliano si fonde con percussioni, violino, strumenti della tradizione (come il marranzano) e suoni contemporanei. La narrazione è volutamente discontinua e frammentata, ispirandosi al flusso del sogno stesso, apparentemente privo di senso logico ma ricco di immagini archetipiche che stimolano la consapevolezza verso lo stato di coscienza. L’album, prodotto da Giovanni “Giuvazza” Maggiore (Eugenio Finardi, Levante, Loredana Bertè), vanta la partecipazione di Tonj Acquaviva (Agricantus) alle percussioni nel brano “Lentu”.

La copertina del disco, un collage digitale creato dalla stessa Elektra Nicotra, rappresenta uno dei sogni presenti sull’album (“A Navi ri Petra”).