Ciao Michele! Benvenuto nel Meiweb, è un vero piacere averti qui con noi. Per i lettori che non ti conoscono, parlaci un po’ di te. Chi è Sechi?
Mi chiamo Michele Sechi Huang in arte SECHI, classe ‘98 nato a Pisa ma cresciuto in campagna, figlio di due culture lontane, un padre sardo e una madre cinese. Sono un pensatore seriale e un sognatore nostalgico che scrive per ricordare. Sembro presuntuoso ma in realtà sono solamente un ragazzo timido.
Aria è il tuo nuovo singolo. Presentacelo un po’, com’è stato scriverlo?
ARIA è una canzone nata per puro caso in soffitta, il 7 aprile 2023. Erano mesi che non scrivevo, semplicemente perché a ottobre dell’anno precedente, dopo l’uscita da XFactor, mi ero convinto a prendermi una pausa dalle pubblicazioni, dai social media, dalla scrittura e dalla musica in generale. Avevo bisogno di allontanarmi da tutto perché mi sentivo saturo di qualcosa che non riuscivo a comprendere, volevo semplicemente prendermi del tempo, riorganizzarmi, comprendere quali erano le falle, gli errori che mi portavano sempre al solito risultato, ma qualcosa nei miei ingranaggi non ha retto, e dunque quella pausa, quella voglia di leggerezza e riflessione si è rivelata essere veleno per la mia testa, sfociando in depressione. Ma questo è solo il contorno della storia, perché il nucleo della canzone è la mia ragazza (ormai attuale ex). Io non sono mai stato molto bravo a raccontare di storie di vita presente, ho sempre scritto in chiave di qualcosa che si è concluso, finito e lasciato nel passato, ma ARIA è stata è un’eccezione. La canzone parla di come lei nonostante i suoi fantasmi sia riuscita a starmi accanto, a farmi respirare, a essere un appiglio, una “bolla d’aria” sotto al mare blu della mia depressione.
Il singolo ha un sound pop che si avvicina alla musica leggera e indie: a cosa ti sei ispirato per scriverlo?
Per quanto riguarda la canzone in sé, mi sono ispirato a quel momento della mia vita, alla mia ragazza, alla relazione e a tutte quelle sensazioni che provavo. Parlando del sound sinceramente non mi sono ispirato a niente e nessuno, mi sono accorto di non avere più un artista di riferimento come spesso mi capitava in passato, credo che questa canzone sia il frutto di alcune influenze musicali che ho immagazzinato negli anni.
Se dovessi descrivere questo nuovo singolo con sole tre parole, quali sarebbero e perché?
La prima sarebbe IRENE, più che parola o nome vorrei descriverla come una sensazione, quella sensazione che spesso non sai descrivere, come quando di notte ti sdrai sotto a un cielo sgombro di nuvole, disegnato solo da milioni di stelle che ti fanno sentire piccolo, insignificante e non puoi fare altro che accettarlo, e chiederti come sia possibile tutto questo. È quella sensazione di quando un 24 luglio ti trovi davanti a un tramonto che ti colora il sorriso e ti soffia via i pensieri dalla testa. IRENE è quella sensazione rara, genuina e dolce come la fantasia.
La seconda sarebbe BLU, è così che dipingerei la depressione, almeno la mia, lei mi ha incontrato presto ma io l’ho compresa tardi e a volte penso di non averla mai conosciuta davvero, come quegli amori estivi che prendono fuoco subito, poi arriva ssettembre, “ciao ci sentiamo vero?” e dopo spariscono ma restano sempre dentro di te e speri solo che l’estate dopo faccia un po’ meno male.
La terza sarebbe PAZZIA, perché sarebbe da pazzi non andarsi ad ascoltare una canzone così bella e fuori stagione ahah!
Siamo giunti alla fine. Felici di essere stati insieme.
Ciao ragazzi del MEI, per chiunque sia arrivato sino a qua grazie per aver letto e spero che questa canzone possa farti provare qualcosa, e se volete supportatemi sui social. Io mi chiamo @nonsolosechi. Un abbraccio virtuale e un “boia deh” a tutti.
Ascolta Aria:
https://www.youtube.com/watch?
SECHI