• Ci racconti com’è nato il tuo amore per la musica…
Non saprei dire quando sia nato. L’ho sempre amata, da quando ero un bambino: cantavo in macchina i dischi di battisti, chiedevo di suonare strumenti mai visti né sentiti.
Sicuramente è stato un lungo percorso, un amore che è cresciuto sempre di più negli anni del quale ho preso coscienza in età più matura, quando ho iniziato a volere creare qualcosa di mio.
• Qual è stato il momento più importante o gratificante della tua carriera musicale finora?
Porto nel cuore diversi concerti e la registrazione del mio primo disco -che sicuramente è stata l’esperienza più forte che abbia vissuto finora. Ma il momento più importante di tutti è sicuramente quello che sto vivendo ora! Con ogni canzone sto raggiungendo molte persone a me già da tempo vicine e molte altre ancora lontane. Sto creando una rete attraverso la quale riesco a comunicare il mio messaggio, le mie emozioni. Lo faccio tramite queste interviste, in radio, in ogni concerto dal vivo. Questa rete, che di giorno in giorno si allarga, mi porterà presto a contatto diretto con tutte la gente che ancora non ho raggiunto e a cui spero di comunicare qualcosa con la mia voce e le mie parole.
• Vuoi raccontarci di cosa parla il tuo nuovo singolo?
Questa canzone è un messaggio che prima di tutto è rivolto a me stesso.
Mi piace disegnare immagini con le parole e con questa, come con una foto che attacchi al muro della camera dove sempre ti cadrà l’occhio, ho cercato di crearmi un ricordo di un’estate mai esistita: la spiaggia, la musica, il ballare come dei pazzi di fronte al proprio amore anche se di ballare proprio non si è capaci.
Come un promemoria o un invito a vivermi quella giovinezza che mi stavo per dimenticare per strada. Quella spensieratezza dei bambini che cantano e ballano e ti fanno dimenticare dei problemi dei grandi.
Ora questo messaggio lo rivolgo alle persone che mi ascoltano: vivete, sentite. Trovate la vostra musica e il vostro mare e fate sì che quella immagine si incastri nella vostra testa come fa (o almeno spero che possa fare) questa canzone.
• Vuoi spiegare ai nostri lettori com’è nata l’idea della cover?
La copertina non è altro che una foto da me scattata in Inghilterra, sul mare al di sotto delle scogliere alte e bianche. Un anno dopo aver scritto la canzone, questa volta però d’inverno, ho vissuto le emozioni che prima avevo solo immaginato nella mia musica.
Uno scatto di un rullino in bianco e nero che rimarrà per sempre lì a ricordare che ciò che racconto e scrivo non è fantascienza.
• Quanto è importante per te trasmettere emozioni al pubblico?
Ormai penso di avervi annoiati con tutte queste emozioni… Per me sono tutto! Non c’è altro scopo nella mia musica, se non quello di trasferire queste emozioni in immagini, in parole, che ve le possano rievocare.
• Hai già in programma altri brani o hai pensato ad un album?
Non solo ho brani in programma, ma ne ho di già pronti! Presto usciranno due nuove canzoni e qualche novo video. Molti altri seguiranno e sicuramente nei miei piani c’è un album, ma che ancora non ha del tutto preso forma.
Ma di canzoni ne arriveranno!