“Suitcase” è il singolo di debutto della songwriter itinerante Meri Lu Jacket, fuori su tutte le piattaforme digitali da venerdì 23 febbraio 2024. Un brano che è molto più di una semplice canzone, ma un viaggio attraverso il soul indie pop che racconta la storia di un litigio apparentemente banale tra due persone innamorate. Ma sotto la superficie, c’è la profonda sensazione di solitudine e l’inquietudine di sentirsi incompleti senza l’amore dell’altro. Il brano è stato prodotto da Alex Marton per la Firstline Production con le chitarre di Filippo Scandroglio. Con la sua voce coinvolgente e le melodie avvolgenti, Meri Lu Jacket cattura l’essenza di questa esperienza umana universale, trasformandola in un brano che colpisce dritto al cuore. È una fusione di emozioni e suoni che lascia un’impressione indelebile.
Abbiamo avuto la fortuna di poter fare qualche domanda a questa ragazza che sembra avere avuto mille vite, a partire proprio dalla su Grosseto, attraversando Londra ma anche l’est Europa.
- Esiste una scena musicale solida a Grosseto? Ci racconti un po’ come si vive la musica dalle tue parti?
La Maremma è una zona caratterizzata da una certa robustezza, ma attualmente si stanno verificando sviluppi significativi, con una forte volontà di intraprendere e la presenza di eventi molto interessanti. Sebbene l’inverno stia perdendo un po’ di vigore, non posso dire che la situazione sia stabile, ma durante l’estate si registra un’ampia gamma di eventi, offrendo una vasta scelta di attività.
- E quanto tempo dedichi alle tue terre? Sappiamo che sei molto impegnata in tante attività in Maremma e dintorni…
Sono tornata da poco nella Maremma dopo aver vissuto all’estero per molti anni. Da allora, sto dedicando molta energia per promuovere la musica nella zona e renderla una presenza stabile. Organizzo concerti segreti in location bellissime e coordino jam session dove giovani talenti possono esprimersi musicalmente. Dal punto di vista sociale, cerco di aiutare i giovani a trovare una passione, specialmente attraverso la musica, e sostenerli nel mantenerla viva.
- E fuori dalla Maremma?
Sono nata con lo spirito di viaggiatrice e continuo a viaggiare costantemente, visitando almeno un posto nuovo ogni mese per diffondere la mia musica e crescere artisticamente. A Londra, lavoro intensamente come residente al The Bedford Pub, sia come presentatrice che come esibitrice in numerosi showcase dedicati agli artisti emergenti. Inoltre, amo suonare per strada e ho girato diversi paesi tra cui Albania, Grecia, Francia, Portogallo e Spagna.
- “Suitcase” è come se fosse un nuovo punto di partenza, ce ne parli?
Sì, *Suitcase* rappresenta un punto di partenza per me. Dopo anni di collaborazioni e esibizioni con diverse persone, sentivo l’esigenza e il desiderio di avviare qualcosa di nuovo e innovativo. *Suitcase* segna solo l’inizio di una fresca avventura nel mondo della musica pop.
- E chi ti sta accompagnando in questo nuovo percorso?
Ho una lista infinita di persone che nel corso degli anni hanno sempre creduto in me, ma vorrei ringraziare in particolare la produzione della Firstline Studio di Alex Marton. Alex ha compreso immediatamente la necessità di Meri Lu Jacket e la freschezza che *Suitcase* avrebbe portato, e questo ha reso possibile il risultato finale.