Ciao! Benvenut* nel Meiweb, è un vero piacere avervi qui con noi. Per i lettori che non ti conoscono, parlaci un po’ di voi. Chi sono Max Manfredi e i Traindeville, come nasce la vostra collaborazione?
Ciao, grazie mille. Siamo molto contenti di essere con il Mei, una realtà che seguiamo da tempo. Max Manfredi non ha bisogno di presentazioni, è un cantautore molto conosciuto che appartiene alla cosiddetta “scena genovese” ma io lo definirei patrimonio nazionale. Fabrizio De André disse che era “il più bravo di tutti”, lui si definisce “Vagabondo musicale”: basti dire che è autore di 7 album dal 1990 ad oggi, ha vinto ben due Targhe Tenco e numerosissimi altri premi. La sua è una scrittura personalissima che lo ha reso oggetto di studi e tesi universitarie ma soprattutto noi abbiamo trovato in lui un artista sempre disposto all’avventura, alla sperimentazione e all’incontro con il pubblico, nelle situazioni più disparate. Ci siamo incontrati con lui in varie situazioni artistiche – ad esempio nell’estate 2023 a Frosolone (Isernia) per l’apprezzata rassegna musicale e culturale Rocciamorgia – e poi, proprio dopo un suo post social, ci è venuta l’idea di realizzare una nostra versione di Gorizia, un brano che ci è sempre piaciuto.
Traindeville è un progetto nato in viaggio nel 2013, e come tale rispecchia le nostre esperienze umane e musicali: Paolo Camerini è il contrabbassista storico dei Cyclone e delle Nuove Tribù Zulu, band folk-world-rock ben conosciuta dagli amici del Mei, mentre Ludovica Valori, cantante, fisarmonicista, pianista e trombonista, ha una lunga storia da musicista di strada con la band di ottoni Titubanda, poi con il gruppo klezmer Dragan Trio, la band Irish folk rock Her Pillow e a seguire tante collaborazioni con band tra cui Nuove Tribù Zulu e Ardecore. Di recente si è unito a noi anche il chitarrista Fabio Gammone che viene dall’esperienza con la band lucana Avast. Abbiamo all’attivo due album, Shadows and Lights e Caffè Fortuna, oltre a vari singoli e videoclip, e ci siamo esibiti in Italia e in giro per il mondo, in India, in USA, in Francia, Germania, Belgio e Lussemburgo. Componiamo anche brani originali che integrano un repertorio molto vario, ispirato a varie tradizioni, dal klezmer alla musica balcanica, passando per il tango e la tradizione romana.
“Gorizia”è la vostra ultima release. Parlacene un po’, presentalo a coloro che non l’hanno ancora ascoltato e soprattutto, come nasce questo progetto musicale?
Max lo ha presentato così: “Le canzoni si nutrono del sangue della Storia. La Storia si nutre del sangue degli uomini. Gli uomini si nutrono del sangue delle canzoni. Questa canzone, si dice che i fanti che erano sorpresi a cantarla durante la prima guerra mondiale venivano passati per le armi. Questa canzone causò una rissa al Festival di Spoleto negli anni sessanta. Questa canzone continua ad essere cantata, a piacere e a piacerci. E continua a dispiacere a qualcuno”.
La nostra versione nasce dall’urgenza di dire la nostra sulla situazione globale contemporanea: vogliono farci accettare il conflitto come una necessità inevitabile. Questo avviene nella Storia con la esse maiuscola ma anche nella vita quotidiana in cui siamo sempre più ridotti a singoli individui, allevati in massa come polli in batteria, pronti a beccarci a vicenda se sentiamo minacciato il nostro “spazio vitale”.
Come artisti non vogliamo rassegnarci a questa visione del mondo. John Lennon diceva che “La guerra è finita se voi lo volete”; questo è ciò che pensiamo e sicuramente non vogliamo arruolarci in questa o quest’altra fazione. Per questo abbiamo scelto un brano anarchico e antimilitarista, scritto da un anonimo fante durante la prima guerra mondiale. Io ho visto personalmente gli effetti devastanti della guerra nella mia esperienza in Ex Jugoslavia all’inizio degli anni ’90 e non li dimenticherò mai.
“Gorizia” è accompagnato anche da un videoclip. Come nasce l’idea di realizzarlo? Cosa volete trasmettere a coloro che lo vedranno?
Lo abbiamo girato assieme al collettivo Todomodo, tre documentaristi molto attivi nel sociale: con loro avevamo collaborato spesso in passato per la realizzazione delle colonne sonore dei loro lavori, ad esempio la storia della partigiana Giovanna Marturano “Bimba col pugno chiuso”. Il videoclip lo abbiamo prodotto noi, realizzandolo in un Mausoleo dedicato ai caduti della Prima Guerra Mondiale e sulle assi del palco di un piccolo teatro “off” di Roma, il Cantiere, nel cuore di Trastevere. Proprio per ribadire il nostro concetto di indipendenza, di libertà di pensiero. A livello di linguaggio, abbiamo utilizzato il bianco e nero e alcune immagini di repertorio dell’epoca per sottolineare una triste continuità con il passato: cambiano i mezzi tecnologici per combattere ma la guerra rimane una soluzione barbara e violenta che non restaura i diritti ma si limita a “ridefinire i poteri” come diceva Hannah Arendt.
Se doveste descrivere questo nuovo singolo con sole tre parole, quali sarebbero e perché?
Pacifista, utopista, sincero, per le ragioni che ti ho elencato prima.
Se aveste la possibilità di collaborare con un altro artista o band, chi sarebbero e perché?
Ci sono moltissimi artisti che ammiriamo e seguiamo con entusiasmo, è difficile sceglierne uno solo. Se potessimo realizzare un sogno sicuramente vorremmo collaborare con Nick Cave e Warren Ellis. Intanto attendiamo i loro nuovi album che sarano sicuramente interessanti!
Oltre questo singolo ci sono in programma nuove uscite o nuovi progetti che state preparando?
Abbiamo vari brani originali pronti da tempo, ora vedremo se pubblicarli sotto forma di album oppure uno alla volta. In questo momento storico non è semplice realizzare dischi da indipendenti e bisogna capire molto bene come muoversi. Anche nella mia attività di conduttrice radiofonica per Radio Città Aperta cerco di dare spazio a musicisti indipendenti e autoprodotti perché conosco le difficoltà di questo periodo.
Avremo modo di vedervi in qualche spettacolo live?
Sicuramente nell’estate in arrivo speriamo di esibirci in giro per l’Italia e magari anche di ritornare presto a suonare in India, un grande paese che amiamo molto e dove abbiamo passato molto tempo impegnati in progetti di solidarietà. A Roma suoniamo abbastanza spesso quindi basta seguirci sul nostro sito e i nostri social.
Siamo giunti alla fine. Felici di essere stati insieme,
Grazie di cuore a tutti gli amici della musica indipendente, qui di seguito i nostri riferimenti web e social, la nostra musica la trovate naturalmente su Spotify (anche gli album e i singoli precedenti) e Youtube.
Max Manfredi
https://www.facebook.com/massimo.manfredi.948
Traindeville
www.traindeville.com
https://www.facebook.com/traindeville
https://open.spotify.com/artist/10zlLvS3oIHA4IA2jUMmnF?si=rgNqm2DcRNe3cqYCCTL4TA
Todomodo
https://todomodofilms.wordpress.com/
Profili facebook dei componenti di Traindeville
Ludovica Valori
https://www.facebook.com/ludovica.valori.5
Paolo Camerini
https://www.facebook.com/paolo.camerini.7
Fabio Gammone
https://www.facebook.com/fabio.gammone.1
Link video youtube “Gorizia”
https://www.youtube.com/watch?v=H17KBMy-ckk