Un Ep di pop che trovo coraggioso nel contaminarsi di mille direzioni diverse, urbane, di rap moderno ma anche di sfumature che richiamano i rioni neo-melodici e tantissimo altro. Esce “Frammenti” per la Volume! e noi come al solito siamo sul pezzo anche perché è iniziata l’estate e il nostro sforna un brano in “difesa” del buon inverno… battute (e neanche tanto) a parte, questo disco è l’ennesima dimostrazione di quanto la nuova produzione pop italiana sia sempre più capace di trovare la strada della ricerca di stile e di forma, contaminando il classico di questo futuro digitale dove stili e modi si intrecciano. Niente di nuovo sotto al sole, certamente… ma comunque, alla mescolanza non c’è mai fine. Anche questo breve disco di Marco Elba è un mondo dalle mille facce diverse.
Un esordio decisamente “invernale” visto che gli dedichi anche una hit. Non ti piace proprio l’estate?
In realtà adoro l’estate, tra l’altro sono nato il 10 agosto! Il punto è che mi dispiaceva per l’inverno, lì tutto solo senza essere considerato da nessuno. Ci sono migliaia di canzoni estive e nessuna canzone invernale… Quindi ci ho pensato io!
L’amore è sempre un centro nevralgico… ma forse più dell’amore per gli altri, dell’amore per se. L’ultimo brano è un manifesto di questo vero?
Assolutamente si. Il brano conclusivo ha più chiavi di interpretazione. Non si tratta necessariamente di una canzone d’amore: può essere inteso come un brano che parla di amicizia, di fiducia, etc. L’elemento che lega tutte queste interpretazioni però è la forza di rialzarsi, di sconfiggere il dolore e puntare avanti più forti di prima. Per voler bene agli altri bisogna prima voler bene a se stessi.
Ci sono altri frammenti che non hai inserito qui?
Moltissimi! Sono sempre al lavoro su nuove canzoni e mi sarebbe piaciuto inserirne altre. Ma l’idea era quella di fare un EP contenuto perciò sono stato costretto a trattenermi!
Ho come l’impressione che questi sei brani, con le tante facce che hanno, siano la sua buona per cercare la tua via estetica. Che mi dici?
Assolutamente sì! Sono costantemente al lavoro per trovare la mia via estetica: curarla, rifinirla e renderla il più efficace e unica possibile. Questi sei brani sono solo l’inizio del viaggio e non vedo l’ora di pubblicare le cose a cui sto lavorando ora. Con quelle si andrà decisamente avanti!
Dal vivo come suonerà tutto questo?
Dal punto di vista sonoro cercherò di renderlo simile il più possibile alla versione in studio, con i dovuti accorgimenti che i live impongono. Per quanto riguarda il resto sarà stupendo eseguire queste canzoni dal vivo: la magia del live è unica. Le emozioni corrono al doppio della velocità.
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