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Dopo il successo della passata stagione (oltre 3000 presenze), il Teatro Civico Roberto de Silva di Rho si conferma un importante punto di riferimento dello scenario culturale lombardo. Con la proposta artistica firmata dal Presidente del CDA del teatro Fiorenzo Grassi, già alla guida dell’Elfo Puccini di Milano, anche la stagione 2025/2026 si preannuncia ricca di prime ed eventi speciali fuori abbonamento. Prosa, lirica, danza e musica a 360 gradi si fondono in un cartellone variegato e in grado di soddisfare tutti i palati. I biglietti e gli abbonamenti saranno disponibili da luglio sul circuito Vivaticket. 

Si inizia il 17 settembre con l’apertura di stagione (fuori abbonamento, ingresso gratuito): il noto truccatore, scrittore e conduttore Diego Dalla Palma sarà il protagonista dello spettacolo “Perché no?”, con la regia di Marco Iacomelli e Costanza Filaroni. 

Il 10 e 12 ottobre, sempre fuori abbonamento, sarà la volta della stagione lirica che, dopo la fortunata produzione dello scorso anno (Madama Butterfly), potendo contare sulla straordinaria acustica del teatro, quest’anno aprirà con “Il Barbiere di Siviglia” di Rossini conVincenzo Nizzardo nel ruolo di Figaro, l’Orchestra Filarmonica Italiana diretta da Jacopo Brusa e la regia di Damiano Michieletto, ripresa da Tommaso Franchin. Per gli amanti della lirica, da segnare in agenda anche “La tragédie de Carmen”, il 28 e 30 novembre, adattamento del 1981 di Peter Brook dell’opera di Bizet. 

La stagione musicale inizierà il 14 ottobre con il duo Brunello e Sollima per proseguire il 5 novembre con un nuovo progetto dedicato a “Sogno di una notte di mezza estate” di Felix Mendelssohn, con la voce recitante di Elio (frontman di Elio e le Storie Tese), i soprani Luisa Bertoli e Cecilia Bernini, il coro Studium Musicale di Ateneo e l’Orchestra Filarmonica Italiana, diretta da Jacopo Brusa. Il 21 dicembre sarà poi la volta del New York Gospel Choir, diretto da Mark Anthony Henry.

Spazio anche alla danza con la nuova produzione di Katakló, “Aliena”, ideata e diretta da Giulia Staccioli (18 ottobre), e con l’Olympiade a cura del Ballet de l’Opéra Grand Avignon (19 aprile 2026). 

Ampia la proposta per quanto riguarda la prosa, a cominciare dalla Compagnia Invisibile Kollettivo che il 12 novembre proporrà una vivace riscrittura a cura di Valentina Diana del teatro comico di Carlo Goldoni. Si prosegue poi il 16 dicembre con Ferdinando Bruni che interpreterà Amadeus di Peter Shaffer con intensità e finezza. Il 15 gennaio 2026 sarà la volta di Alessandro Bergonzoni nel nuovo spettacolo visionario e provocatorio “Arrivano i Dunque”. E ancora nel 2026 Tullio Solenghi e Massimo Lopez (24 gennaio), Arturo Cirillo (11 febbraio), Natalino Balasso (19 febbraio), Vanessa Gravina e Nicola Rignanese (26 febbraio), Ettore Bassi (6 marzo), The Kitchen Company (24 marzo). Chiude la stagione di prosa Emma Dante, il 28 aprile, con “La Scortecata”, tratto da “Lo Cunto de li Cunti” di G. Basile. 

TEATRO CIVICO ROBERTO DE SILVA

Piazza Enzo Jannacci 1 – Rho (Milano)– www.teatrocivicorho.com – Fb/Ig: (@teatrocivicodirho)

One Comment

  • ROSY ha detto:

    Gentili responsabili del Teatro Civico di Rho,

    ho letto sul vostro sito il programma della nuova stagione teatrale e, pur riconoscendone il valore artistico, non posso nascondere una certa delusione.

    Avevo già avuto modo in passato di segnalare l’opportunità di inserire in cartellone anche proposte più leggere, capaci di attrarre un pubblico giovane e in generale chi cerca un’offerta teatrale più accessibile e coinvolgente come già avviene, al Cine teatro galleria di Legnano, con ottimi risultati.

    Purtroppo noto che ancora una volta si è optato per una programmazione rivolta a un pubblico ristretto e piuttosto selezionato, trascurando del tutto una parte significativa della cittadinanza.

    Come cittadina rhodense, che contribuisce al sostegno delle attività pubbliche anche attraverso le imposte locali, mi sarei aspettata una maggiore attenzione alla pluralità dei gusti e dei bisogni culturali presenti in città.
    Credo che un teatro civico debba essere uno spazio realmente aperto, in grado di parlare a tutta la comunità, non solo a una fascia di pubblico abituale.

    Mi auguro sinceramente che in futuro venga data voce anche a queste esigenze, perché il teatro possa diventare un luogo sempre più inclusivo e partecipato.

    Ringrazio per l’attenzione e porgo cordiali saluti,

    Rosy

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