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La nuova penna del pop rock indie italiano si fa sempre più internazionale, andando a scomodare anche tracce di shoegaze e post-rock dai modi gentili. La distopia regna, più umana che sociale, forse. Sono i PoST – Proud of Serving Tuna, che ci regalano un terzo disco di inediti dal titolo “Ten Little Indies”, anticipato e portato avanti dai singoli “January”, “All My Faults”, e l’ultimo, unica traccia in italiano, “Non dirmi che”.
L’evoluzione del loro suono ha sempre avuto pochi scossoni di forma e di sostanza, ma la via resta decisamente interessante. È altrettanto curioso notare come tanto di questo rock provenga da Torino e dalle sue zone limitrofe. Che ci sia una ragione anche in questo?


Un terzo disco: la conferma di un carattere o siete ancora in cerca?

“Probabilmente entrambe le cose. Ci siamo accorti che il nostro carattere viene sempre fuori, anche se cambiamo il vestito. Rimane comunque quella sensazione di qualcosa d’incompiuto, e allora ti rimetti in cammino, alla ricerca.”

🎥 Guarda il video di January


E questa copertina? Nel caos regna comunque l’identità?

“Può essere una lettura. L’immagine, tratta da un’opera del pittore torinese Balducci, raffigura dieci figure umane che potrebbero essere le ‘ten indies’ del titolo, cioè i dieci brani dell’album. Dieci canzoni in cui abbiamo provato a fare sintesi degli infiniti stimoli avuti in questi anni, delle storie vissute e delle stagioni passate. Sono dieci punti fermi nel caos.”


La provincia italiana ha influenzato il vostro suono?

“Non abbiamo particolari aneddoti legati alla provincia italiana, anche se viviamo tra Torino e dintorni. Forse Torino è un po’ provinciale: non è certo Milano o Roma. Probabilmente, qui tutto viene costruito in maniera più artigianale, come in una piccola bottega, piuttosto che in un supermercato.”

🎥 Guarda il video di Non Dirmi Che


Parlando di suoni: come avete lavorato su questo album?

“La voce di Gio e le melodie che riesce a costruire sono certamente il collante di tutto. Con i suoni ci siamo divertiti a smontare e ricostruire il castello di carte. Non troverete una chitarra distorta in tutto il disco, ma una ventata di sintetizzatori mai sentita prima in casa PoST. Sono dischi usciti a distanza di anni e, si sa, negli anni tutto cambia. Nondimeno, siamo felici di esserci pienamente ritrovati anche in questo nuovo lavoro.”

🎥 Guarda il video di All My Faults


E dal vivo?

“Questo è un tasto un po’ dolente, non certo per la nostra voglia di suonare, ma per tutta la situazione della scena live italiana. Ad ogni modo, stiamo organizzando delle date nei club per l’inverno e la primavera 2025, di cui vi daremo comunicazione prossimamente.”

🎧 Ascolta Ten Little Indies su Spotify

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