C’è un ragazzo che cammina per le strade di Salerno con la testa piena di pensieri e un quaderno mezzo scarabocchiato in tasca. Si chiama Via Mercanti – proprio come quella via del centro storico dove giocava da bambino – e adesso quei pensieri sono diventati un disco. “Paradiso Light”, il suo primo album ufficiale, esce il 20 giugno per Cantieri Sonori, con distribuzione ADA Music Italy.
Non aspettatevi un disco leggero. O meglio, lo è, ma solo in apparenza. È un “paradiso” che si porta addosso il peso delle notti insonni, delle città che non assomigliano più ai sogni, degli abbracci che non arrivano. Via Mercanti racconta il caos con parole misurate, senza melodramma ma con una sincerità disarmante. Lo fa tra malinconie pop e lampi anni ’80, in un album che ha il sapore delle chiacchierate tra amici sulle panchine di notte, quando non c’è bisogno di fingere.
Dal romanticismo urbano di “Tram” alla rabbia contenuta di “Salerno è morta”, passando per la delicatezza ruvida di “Analgesici” e l’abbandono dolceamara di “Insegna led”, ogni brano costruisce un piccolo universo emotivo. Sincero, imperfetto, vero.
Prodotto da Marco Canigiula, “Paradiso Light” è stato suonato interamente dal vivo, e nasce come un invito a sporcarsi le mani, a togliersi il casco, a lasciarsi sbucciare le ginocchia senza paura. È un disco che parla alle fragilità della sua generazione, che le accarezza senza giudizio. Come scrivere su un diario, ma cantando. Come cadere e rialzarsi. Con il cuore pieno di musica.


