“Groviglio”, in uscita il 9 maggio 2025, è il nuovo singolo del cantautore Gionata, secondo estratto dal suo terzo album atteso per i prossimi mesi.
Una maldestra e disillusa dichiarazione d’amore, in cui non si comprendono a pieno i sentimenti ma se ne percepisce la purezza. Un caos emotivo in cui i pensieri si aggrovigliano fino a non capirci più niente.
Dal diario di Gionata: «“Groviglio” è stata scritta il 5 novembre 2021. Il ritornello è nato nella notte di Capodanno 2021/2022, durante un lungo abbraccio immerso nella natura. Le strofe sono frammenti di goffi episodi dislocati nel tempo. Un terzo della canzone (l’intero ultimo minuto) è un solo strumentale, vano tentativo di nascondere le emozioni dietro alle note di una chitarra distorta. Un amico, ascoltando la canzone, ha pensato che parlasse in prima persona di un accendino».

GIONATA – BIOGRAFIA
Gionata Rossi aka Gionata è un musicista toscano classe ‘92. Cresciuto a Lucca, ha vissuto in giro per l’Italia, tra Milano, Bologna e Roma. Disincantato, introspettivo, malinconico e incoerente, nelle sue canzoni Gionata scandaglia i rapporti umani. Esordisce nel 2019 con l’album “L’America” (Phonarchia Dischi / The Orchard), prodotto da Jesse Germanò al Jedi Sound Studio di Roma.
Tra il 2020 e il 2021 pubblica i brani “Torno Subito”, “Pizzeria Ex Cinema” e “Mal di mare”, frutto di una nuova fase di scrittura: canzoni dalle sonorità lo-fi e indie rock prodotti insieme a Rafqu e Nagni, ai quali si aggiunge “Il Contorno” scritta in collaborazione con Jesse the Faccio. Nel 2022 pubblica il suo secondo disco, “Congratulazioni” (INgrooves/Sony). Nel 2023 escono due canzoni: “L’Occasione di Sbagliare” e “Mille Chilometri”, che conservano un’estetica lo-fi e temi legati ai rapporti umani. Gionata è anche autore del libro “Storie psichedeliche della buonanotte”, uscito per Affiori (Giulio Perrone Editore) a settembre 2024, periodo in cui iniziava a lavorare al suo terzo album, atteso per la fine del 2025.
«Nel marasma di uscite fotocopia dell’italico pop 3.0 in salsa vintage, la musica di questo cantautore toscano svetta dall’alto del suo pathos illuminante. Gionata ha trascorso buona parte della sua giovinezza in quel di Milano, e da perfetto fuorisede ha annusato i drammi di una gioventù bruciata dal globalismo e dalla crisi di una società a due velocità. Quella supersonica di Internet e quella pachidermica degli attempati seduti in sala controllo» (Giuliano Delli Paoli, Ondarock)