E’ uscito venerdì 13 Dicembre il terzo singolo dei No Sleep Till Sunday: NSTS.
Registrata alla Jungle Factory di Tivoli e distribuita via DistroKid, il nuovo brano della band romana è una critica alla società moderna e alle dinamiche di potere che rendono la quotidianità un loop dal quale chi si ferma a pensare viene tagliato fuori. L’unica cosa da fare è quindi aspettare il giorno in cui potersi liberare e spezzare la catena della routine: la domenica.
Sonorità alla Tame Impala e alla Radiohead, il delay del basso ipnotizza e si incastra alla dinamica alienante della batteria che trasportano come sulla ruota di un criceto sempre in movimento, le taglienti frequenze della chitarra cercano di stagliarsi sul panorama desertico dei synth e delle tastiere come un grido di frustrazione ripreso poi dalle voci. Un mantra ripetuto sempre più forte conduce al finale del pezzo, “No more sleep till’ Sunday”, che lascia l’ascoltatore a chiedersi se sia una promessa o una condanna.

Bio
Diego (voce e chitarra) e Antimo (basso) si incontrano per la prima volta per scrivere musica in un piccolo appartamento della periferia romana con un intento comune: creare qualcosa di emozionale, qualcosa attraverso cui riconoscersi. La dimensione dell’appartamento si rivela presto limitante, così qualche mese dopo si aggiungono Mara (batteria), Veronica (voce e tastiere) e Pierpaolo (chitarra).
Nascono i No Sleep Till Sunday. La musica dei NSTS spazia dal songwriting introverso di Elliot Smith al dream pop internazionale di Slowdive e Cigarettes After Sex. Il risultato finale è un pop etereo in cui riecheggiano indirettamente le influenze dei cinque membri.