C’è una regina senza corona, ma con carta di credito e impero globale.
Una che non ti guarda negli occhi ma ti conosce meglio di chiunque.
È lei la protagonista (anzi, l’antagonista) di “Canzone alla regina del mercato”, il nuovo singolo di Leandro Pallozzi & I Vecchi Draghi, fuori ovunque da lunedì.
Un titolo che sa di fiaba, ma il tono è tutt’altro che dolce: punk-folk ruvido, ritmi serrati, e parole che colpiscono come schiaffi.
Un brano che non chiede il permesso, denuncia il consumismo travestito da amore, e lo fa con un linguaggio diretto, sarcastico, a volte lirico ma sempre consapevole.
La regina del mercato è icona e metafora: incarna quella società che ci illude di poter comprare tutto – felicità compresa – mentre ci svuota, lentamente.
Tra strofe che alternano ribellione e presa di coscienza, Leandro canta una favola al contrario, in cui il principe si sveglia in un centro commerciale… e scappa.
E nel finale, finalmente, rompe il contratto e si libera: “Nel vento resti il canto di chi si è liberato”.
Un manifesto punk d’autore che non rinuncia alla melodia, alla forma-canzone e a una certa poesia urbana.
Una canzone che si balla, si urla e si riflette. Perché a volte, dire addio alla regina è il primo passo per ritrovare sé stessi.
🎧 Ascolta “Canzone alla regina del mercato” su tutte le piattaforme.
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