Dopo l’uscita di “Giuseppe”, primo singolo del suo nuovo progetto discografico che ha segnato l’inizio della collaborazione con INRI Records, LABASCO aggiunge un altro tassello con “NAPOLI MELANCHOLIA” (INRI Records/Metatron) da mercoledì 2 aprile su tutte le piattaforme digitali e già disponibile in pre-save al link: https://inrirecords.lnk.to/napolimelancholia.
La voce dell’artista, a tratti intima e a tratti sfrontata, in “Napoli Melancholia” dipinge una città lontana dagli stereotipi: un fever dream di euforia, sesso e celebrazione che danza tra l’immobilità della provincia e il desiderio di fuga.
Labasco ha un timbro versatile, che in questo brano si muove con naturalezza tra momenti di dolcezza sussurrata e aperture potenti, sottolineando con intensità emotiva il senso di sospensione e malinconia del brano.
La produzione è un mix tra elementi elettronici e richiami alla tradizione. Asciutta ma potentissima, si costruisce su bassi avvolgenti e percussioni secche, creando un’atmosfera ipnotica e immersiva. I suoni minimali, essenziali eppure carichi di tensione, si intrecciano con una melodia che alterna momenti di sospensione e rilascio, enfatizzando il contrasto tra malinconia e libertà.
“Napoli Melancholia” è stato anticipato da “Giuseppe” (https://inrirecords.lnk.to/giuseppe; INRI Records/Metatron), metà in napoletano e metà in italiano, la traccia esplora il conflitto tra identità e aspettative sociali, immergendosi in un’atmosfera che fonde tradizione e modernità. Anche il sound, minimal e sperimentale, mescola la tradizione partenopea con elementi elettronici contemporanei, creando una tensione tra passato e futuro, tra ciò che siamo stati e ciò che stiamo cercando di diventare. Con questo brano è arrivato tra i finalisti di Ciao – rassegna Lucio Dalla, un traguardo che sottolinea la forza e l’autenticità della sua musica.
Labasco è il figlio di una tensione tra sacro e profano. La stessa tensione che scorre tra l’infanzia nella provincia campana e la ricerca di un proprio spazio a Milano. Tra l’ispirazione profondamente radicata nella tradizione della canzone napoletana e l’identità pop internazionale che caratterizza i suoi brani, struggenti e coinvolgenti, queer e partenopei. Per il 2025 INRI Records/Metatron ha scommesso su questa identità fluida e già perfettamente matura. La scelta del nome d’arte non è casuale, deriva dal suo cognome, Basco, ma con una femminilizzazione che, durante la sua adolescenza, veniva usata per etichettarlo come diverso. Con l’adozione di “Labasco”, l’artista ha compiuto un vero e proprio atto di rivalsa, restituendo al nome una nuova dignità, carica di significato. In latino, infatti, “labasco” significa “vacillare”, un richiamo all’incertezza e alla vulnerabilità di chi è in cerca della propria strada, ma anche alla forza di non cedere nonostante le difficoltà.
https://www.instagram.com/labascoo/
