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Singolo d’esordio per i Caffè d’Autore, trio originario di Castellabate, con il brano “Cambieresti mai per me?”, una delicata e malinconica ballad fra il pop e l’indie folk, fra strumenti acustici e sintetizzatori, fra rimandi al cantautorato classico e tanta voglia di sperimentare.

Il brano, infatti, gira attorno all’utilizzo dell’ukulele, ma non mancano le stramberie, tipo un synth suonato con le dita dei piedi e percussioni realizzate con una pentola e una bustina di zucchero, utilizzata a mò di shaker.

Il trio, composto da Antonio Russo (ukulele, guitarlele, synth, voce), Alfonso Carlo Di Sessa (percussioni, voce, varie ed eventuali) e Francesco De Bonis (ukulele basso, voce), unisce tradizione e innovazione per un brano orecchiabile ma non scontato, che richiama il miglior cantautorato anni ‘90, con rimandi ad artisti quali Daniele Silvestri, sempre pronti a mettersi in gioco sfruttando linguaggi diversificati miscelandoli fra di loro, in un melting pot di influenze.

«“Cambieresti mai per me?” è, in tutto e per tutto, un brano d’amore, non importa se verso qualcuno, qualcosa o se stessi. Quell’amore che ti costringe a cambiare, a evolverti – se in meglio o in peggio ai posteri l’ardua sentenza – e lo fa con una forza tale che è lecito chiedersi: “Cambieresti mai per me?”».

Il brano è stato registrato presso l’home studio di Antonio Russo, mentre mixaggio e masterizzazione sono stati realizzati da Antonio Apicella nel suo ApusStudio

La copertina, che esprime magicamente – e con colori pieni di vita – l’ambiente in cui i Caffè nascono e operano, è stata invece creata da Giancoz, pittore, disegnatore e grafico.

BIOGRAFIA

Caffé d’autore è un progetto musicale incentrato sulle sonorità dell’ukulele, senza disdegnare l’utilizzo dei più svariati strumenti, dai synth ad altri meno canonici o bizzarri.

A dare vita al progetto, Antonio Russo (ukulele, guitarlele, synth, voce), Alfonso Carlo Di Sessa (percussioni, voce) e Francesco De Bonis (ukulele basso, voce).

Con riferimenti artistici quali Lucio Dalla, Francesco De Gregori, Lucio Battisti, Pino Daniele, Fabio Concato e tanti altri cantautori italiani “di una certa età”, i Caffè d’autore nascono come cover band, proponendo brani del cantautorato italiano riarrangiati in varie chiavi musicali.

Dopo un primo anno di sperimentazione, la band collauda il proprio stile fatto di sonorità acustiche raggiunte anche grazie all’utilizzo di strumenti poco canonici, come una pentola suonata a mo’ di rullante o di darbuka. Ora, questa impostazione acustica è totalmente collaudata e i Caffè propongono questo stile da circa un anno.

Le peculiarità sonore raggiunte spingono i tre a creare brani originali e, in generale, a delinearsi uno spazio di espressione tutto proprio, che oscilla tra etnojazz pop, e dove confluiscono ritmiche reggae, latin, funk.

In due anni di esistenza, i Caffè d’autore si sono esibiti in manifestazioni, festival e club.

Sono stati band di apertura dei Tiromancino, nel loro tour campano, e hanno aperto il concerto dei Deidda Brothers nella rassegna Jazz On Capaccio. A dicembre 2024, la band ha avuto l’onore di esibirsi all’Alexander Platz Roma, uno dei più̀ importanti jazz club italiani, in una rassegna musicale curata da Sandro Deidda (direttore d’orchestra alla Rai, a Sanremo e Ravello). Più recentemente, si è esibita all’evento del Primo Maggio di Salerno aprendo, insieme ad altre formazioni, il concerto di Piotta al Teatro Augusteo.

Vincono un premio nel Salerno City Contest.

Caffè d’autore sono pronti a rilasciare il loro primo singolo, “Cambieresti mai per me?”.

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