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Una nuova manifestazione musicale arricchisce l’offerta culturale di Monza, rendendo ancora
più stimolanti le sere d’estate del capoluogo della Brianza: si tratta del festival Royal Summer Stage,
organizzato nei Giardini Reali dalla Reggia di Monza, dall’associazione Musicamorfosi e dall’Orchestra
Canova con il contributo del MiC (il progetto si è aggiudicato il bando per gli enti partecipati del
Ministero della Cultura), il patrocinio del Comune di Monza e il sostegno di Acinque, Banco Desio,
Brianzacque e Venus MG.
Royal Summer Stage, in programma da giovedì 10 a domenica 13 luglio, vedrà la partecipazione di
artisti di fama nazionale e internazionale come Antonella Ruggiero, Paolo Fresu, Uri Caine, Fabrizio
Bosso, Giovanni Falzone e i solisti dell’Orchestra Canova, che trasformeranno la Villa Reale e i Giardini
Reali in veri e propri luoghi di spettacolo e di aggregazione, sulla falsariga di quello che avviene in
occasione del Summerstage, il festival che dal 1986 anima a New York il mitico Central Park.
Con il lancio del Royal Summer Stage, gli organizzatori vogliono dare vita a un’esperienza capace di
unire l’arte non solo alla natura, ma anche alla storia e alla grande architettura, facendo rivivere i luoghi
della cultura italiana sotto una nuova veste e contribuendo a rafforzare il senso di appartenenza dei
cittadini ad una comunità attraverso la partecipazione inclusiva e attiva, grazie a iniziative ed eventi ad
hoc in programma prima e dopo i concerti del main stage, fino a tarda sera.
Il live inaugurale della prima edizione del nuovo festival è previsto giovedì 10 luglio (ore 19.30), quando
nei Giardini Reali della Reggia di Monza sarà di scena la cantante Antonella Ruggiero, protagonista del
progetto Contemporary Tango. Accompagnata da Roberto Olzer (pianoforte), Nadio Marenco
(fisarmonica), Paolo Pasqualin (percussioni e batteria) e dai Solisti dell’Orchestra Canova, l’artista
genovese, che dopo lo straordinario successo ottenuto con i Matia Bazar ha intrapreso una fortunata
carriera solista, condurrà il pubblico con la sua voce intensa e ammaliante in un viaggio nel tango
argentino, nella profondità di un ballo e di una musica fatti di materia, fuoco, corpo e, ovviamente,
canto. Il tutto con arrangiamenti orchestrali raffinati e travolgenti e qualche sua hit rivestita in chiave
tango.
Venerdì 11 luglio (ore 19.30) sarà la volta di Paolo Fresu (tromba, flicorno) e Uri Caine (pianoforte), due
grandi personalità del jazz moderno e sodali di lungo corso. Nei loro progetti e nelle loro esibizioni i
due musicisti bilanciano perfettamente lirismo e scatti ritmici, blues, canzoni americane, repertorio
jazzistico e preziose citazioni classiche. Se Fresu è uno dei jazzisti più noti al pubblico italiano (e a quello
internazionale), non gli è da meno Uri Caine, pianista sopraffino quando si tratta di suonare jazz senza
fronzoli, che ha raggiunto la popolarità soprattutto per la sua fervida immaginazione come compositore
e creatore di gruppi e progetti musicali. Non a caso, il pianista statunitense è uno dei musicisti più
enciclopedici che sia dato ascoltare: la vastità dei suoi interessi si riflette nelle numerose traiettorie
verso cui ha indirizzato la propria scrittura musicale, le formazioni da lui stesso guidate e le tante
collaborazioni (tra cui Don Byron, Dave Douglas, John Zorn, Terry Gibbs e Clark Terry).
Anche la serata di sabato 12 luglio (sempre alle ore 19.30) vedrà la presenza di un trombettista di
grande talento: si tratta di Fabrizio Bosso, nome di punta della scena italiana ed europea, che alla guida
del suoquartetto presenterà il progetto We Wonder, tributojazz dedicato a Stevie Wonderediventato
un album per la Warner Music. L’energia e la vitalità che caratterizzano lo stile inconfondibile di Stevie
Wonder (cresciuto con il blues, il gospel e il jazz che ascoltava in famiglia e autore, agli esordi della sua
formidabile carriera, di un album intitolato The Jazz Soul of Little Stevie) e la forza espressiva delle sue
più celebri ballad, insieme alla tecnica e al lirismo della tromba di Fabrizio Bosso, alla cura degli
arrangiamenti e alla personalità di ciascun musicista del quartetto, rendono imperdibile questo
appuntamento. La songlist del concerto ruoterà intorno ai brani di Songs In the Key of Life, uno dei
capolavori di Stevie Wonder, ma più in generale spazierà nella ricca discografia del grande artista
americano, tracciandone un profilo rappresentativo.
Dopo l’esibizione del quartetto di Fabrizio Bosso, la serata di sabato proseguirà con la Royal Silent
Disco (a partire dalle ore 22), con le console posizionate sulla scalinata e sulla terrazza della Villa Reale,
per ballare nel Cortile d’Onore della Reggia di Monza: cuffie in testa, il pubblico potrà lasciarsi andare
ai ritmi selezionati dai tre dj fino all’1.30 di notte.
Infine, per la giornata conclusiva del Royal Summer Stage, quella di domenica 13 luglio, sono tanti gli
appuntamenti in agenda: si parte con La morte del cigno-Swan (ore 10), spettacolo di danza
contemporanea in scena nel Salone da Ballo della Villa Reale, protagoniste Camilla Monga (coreografia
e danza), Margherita Varricchio (interpretazione) e Valentina Fin (musica e voce). Si prosegue con il
concerto intitolato Piazzolla loves Gershwin dell’Orchestra Canova diretta da Enrico Pagano e della
cantante argentina Paola Fernandez Dell’Erba, che proporranno un itinerario tra il jazz e il tango, tra
Buenos Aires e New York (Teatro di Corte, due set alle ore 11.30 e 17). Infine, dopo aver accolto il
Magic Bus di Musicamorfosi in arrivo da Milano, che arriverà suonando gioiosamente e portando un
manipolo di inquilini delle case popolari di Milano gestite da MM spa oltre a un nutrito gruppo di
milanesi (il tutto in collaborazione con Radio Popolare), la prima edizione del Royal Summer Stage si
concluderà con il concerto-evento intitolato Giovanni Falzone Manga Mozart (ore 19.30, Giardini Reali):
si tratta di un autentico spettacolo dell’inaspettato con la partecipazione del trombettista jazz Giovanni
Falzone e del suo trio Freak Machine (con Giuseppe La Grutta al basso elettrico e Riccardo Tosi alla
batteria), che condivideranno il palco con i Munedaiko, trio di tamburi sacri giapponesi. Lo show ruoterà
intorno alla figura di Wolfgang Amadeus Mozart e sarà una sorta di viaggio in un luogo sconosciuto
allo stesso Mozart: alcuni temi del grande compositore austriaco, infatti, verranno riletti e rilanciati in
maniera assolutamente nuova e al tempo stesso riconoscibile, diventando veri nuovi standard che
evidenziano l’anima, il “manga di Mozart”, svincolato da ogni convenzione e da ogni legame con il già
sentito.
Il festival, per la verità, non finirà il 13 luglio, ma avrà una coda dal 19 al 21 settembre con tre concerti
dell’Orchestra Canova in programma nei Giardini Reali e nei luoghi simbolici della Reggia di Monza.
Biglietteria: www.mailticket.it; programma online: reggiadimonza.it
e https://www.musicamorfosi.it/royal-summer-stage

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