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Con il loro nuovo singolo, “Christmas is for everyone”, le Cleopatras ci regalano un brano che, tra melodia accattivante e testi taglienti, ridefinisce il significato del Natale. La canzone si pone come un inno all’inclusività, un richiamo ironico e profondo alla necessità di una festa che sia davvero di tutti e per tutti, indipendentemente da etnia, orientamento sessuale o configurazioni familiari.

“Christmas is for everyone” non è solo una canzone leggera per accompagnare le festività; il testo invita a riflettere sul significato più autentico e universale del Natale. Con versi che descrivono Gesù come “un ragazzo di colore dalla Palestina, ucciso per i nostri peccati proprio come accade oggi, nato da una madre single e amico degli emarginati”, le Cleopatras intrecciano un messaggio provocatorio e diretto che ci costringe a confrontarci con le contraddizioni della società attuale.

Attraverso una decostruzione dei simboli tradizionali, il brano mette in discussione anche gli stereotipi natalizi più consolidati. Perfino Babbo Natale, descritto come “l’uomo grasso venuto dalla Finlandia”, diventa un simbolo di accettazione e allegria, contribuendo a rafforzare l’idea che il Natale sia davvero per chiunque.

Con questa canzone, le Cleopatras non solo intrattengono, ma lanciano anche un messaggio potente: il Natale può e deve essere una celebrazione della diversità, un momento in cui tutti, senza eccezioni, possano sentirsi accolti e amati.


Il Natale è spesso visto come una celebrazione tradizionale e religiosa. Come siete riuscite a trasformarlo in un messaggio di inclusione e contemporaneità?
Abbiamo voluto reinterpretare il Natale come una festa universale, spogliandolo delle convenzioni religiose e sociali che spesso lo accompagnano. Con “Christmas is for everyone” celebriamo la diversità e l’inclusione, mettendo al centro la pace e l’amore, valori che dovrebbero accomunare tutti, a prescindere dall’etnia, dall’orientamento sessuale o dalle dinamiche familiari. Per noi, il Natale non è tanto una festa cristiana, ma un melting pot di tradizioni da tutto il mondo.

Il testo del vostro brano contiene riferimenti provocatori alla figura di Gesù e al contesto attuale. Qual è il messaggio che volete trasmettere a chi vi ascolta?
Con il riferimento a Gesù come “un ragazzo di colore dalla Palestina, nato da una madre single e amico degli emarginati”, vogliamo evidenziare quanto i messaggi di uguaglianza e giustizia siano attuali. È un richiamo diretto agli scenari geopolitici di oggi e un invito a riflettere sulle contraddizioni della società. Questo Natale deve essere un momento di unione autentica, non solo un pretesto per perpetuare stereotipi o divisioni.

Babbo Natale come simbolo di accettazione e allegria è un’immagine interessante. Come avete scelto di reinterpretare le figure chiave del Natale?
Abbiamo scelto di decostruire i simboli tradizionali del Natale, compreso Babbo Natale, trasformandolo in una figura che rappresenta accettazione e allegria. In fondo, è “l’uomo grasso venuto dalla Finlandia” che porta gioia senza distinzioni. Questa ironia ci permette di affrontare il tema in modo leggero, ma anche di sottolineare quanto sia importante celebrare il Natale come un momento di inclusione per tutti.

Il concetto di universalità è centrale nel singolo “Christmas is for everyone”. Pensate che sia un tema ancora sottovalutato nella musica contemporanea?
Sì, spesso la musica contemporanea tende a seguire schemi già consolidati, evitando temi complessi come l’universalità del Natale. Noi volevamo rompere questo schema, offrendo una visione che abbraccia tutti, senza escludere nessuno. Crediamo che questo tema meriti più attenzione e sia fondamentale in un periodo storico come quello che stiamo vivendo.

Quali sfide avete incontrato nel creare una canzone natalizia senza perdere la vostra identità artistica e punk?
Scrivere una canzone di Natale era uno dei nostri sogni nel cassetto, ma sapevamo che non sarebbe stato facile. La sfida principale è stata trovare l’equilibrio tra l’atmosfera natalizia e la nostra identità pop-punk. Abbiamo deciso di aggiungere un tocco festivo, “candendo” il brano con campanelle, ma mantenendo il nostro sound e il nostro approccio provocatorio.

Avete suonato in festival e contesti internazionali. Come pensate che il vostro messaggio possa risuonare in culture diverse?
Il nostro messaggio di inclusione e diversità è universale e può essere apprezzato in qualsiasi cultura. Abbiamo avuto la fortuna di suonare in molti contesti internazionali, dove abbiamo visto quanto la musica possa unire le persone al di là delle differenze culturali. Con questo brano speriamo di amplificare ancora di più questo messaggio, perché “Christmas is for everyone” non è solo uno slogan, ma una filosofia.

Se poteste scegliere una scena ideale per il video di questa canzone, come la immaginereste?
Immagineremmo una scena che unisce persone di ogni età, etnia e cultura che celebrano il Natale insieme, magari in una piazza addobbata o in una grande festa all’aperto. Vedremmo Babbo Natale che distribuisce abbracci e sorrisi, accanto a momenti che mescolano tradizioni diverse, con balli, canti e un messaggio di pace che risuona in tutto il mondo. L’alternativa sarebbe un po’ troppo blasfema, meglio sorvolare…

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