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In tour la cantautrice faentina Isabella Del Fagio, la “Giovanna
Marini di Romagna”,  per la presentazione dell’album Confini prodotto da
Materiali Musicali con il sostegno della Legge Regionale di sostegno alle
produzioni della Regione Emilia – Romagna. Si aggiungono tante altre date.
Si segnalano, tra le tante,   Il 19 novembre al Premio Pape Gurioli, il 20
novembre a Sorelle Festival a Faenza, il 22 novembre a Milano Music Week per
i 15 anni di Onda Rosa Indipendente, il 23 dicembre a Finale Ligure con lo
scrittore Bruno Gambarotta

Dopo essersi esibita con grande successo  in apertura al live di Carlo
Marrale e Silvia Mezzanotte dei Matia Bazar, a Eufonica a Bologna, al Premio
Bruno Lauzi ad Anacapri, a Ferragosto sotto le Stelle  e al Meeting delle
Etichette Indipendenti di Faenza in una Piazza del Duomo di Faenza strapiena
dove ha raccolto una vera e propria standing ovation con la sua versione
“alla Giovanna Marini” di “Bella Ciao”, la cantautrice faentina isabella Del
Fagio, scoperta e prodotta da Giordano Sangiorgi per Materiali Musicali,
prosegue il suo tour di presentazione dello straordinario Ep “Confini”,
cinque brani sui temi dell’attualita’ civile, sociale e culturale piu’
urgente, che e’ on line dal 7 novembre,.  Tra i prossimi appuntamenti del
tour si segnalano il 19 novembre a Marradi per il Premio Pape Gurioli,  il
20 novembre la partecipazione al Festival Sorelle di Faenza, il 22 novembre
la partecipazione a Milano Music Week per i 15 anni di Onda Rosa
Indipendente,  mentre il 26 novembre si esbira’ a La Santeria di Milano , il
29 novembre a Teste Farcite a Forli, il 7 dicembre al Centro Sociale La
Torre a Castel Bolognese. Il 14 dicembre a Ortona, il 23 dicembre a
Finaborgo di Finale Ligure con lo scrittore Bruno Gambarotta e il 27
dicembre a Castelvetro di Modena, mentre si sta lavorando per nuove tappe a
e altre tappe legate anche al circuito di Onda Rosa Indipendente, uno dei
piu’ noti festival al femminile contro il Gender Gap, ideato dal MEI e
organizzato ora da Roberta Barberini con la conduttrice e cantautrice
Roberta Giallo, la psicologia Cristina Sciacca,  l’avvocatessa Claudia
Barcellona e la scrittrice Laura Gramuglia per l’Associazione Rumore di
Fondo che gestisce la Casa della Musica di Faenza.

Isabella Del Fagio, cantautrice faentina classe ‘94, inizia a scrivere
compiuta la maggiore età, dopo aver sperimentato vari strumenti quali
violino, pianoforte, ukulele e chitarra. Prendendo ispirazione dalle
musicalità e dalle penne di cantautori italiani di spicco quali Fabrizio De
Andrè, Rino Gaetano, Stefano Rosso e Giorgio Gaber, compone musica e testi
che raccontano le storie di chi spesso non ha voce o non viene ascoltato,
con l’urgenza di descrivere la sua visione del mondo che la circonda. I suoi
accompagnamenti leggeri sostengono testi densi di significato che richiedono
un ascolto accurato ed attento.

Isabella, grazie alla sua musica, ha avuto la possibilità di partecipare ad
eventi rilevanti tra cui: “Imola in musica” nel 2019 e 2023, anno di
partecipazione all’evento in collaborazione con Emergency Italia; il “Premio
della Via Emilia”, in cui ha conquistato secondo posto e premio come miglior
testo con la canzone “Emilia” nel 2022; la partecipazione al MEI di Faenza
in “MEI vs ALLUVIONE. Musica dal vivo per non dimenticare” nel 2023 e nel
2024, in seguito alla pubblicazione della playlist “Tu sei la stella, Tu sei
l’amor”, e nuovamente nel 2025 per presentare il suo EP di esordio; la
vittoria del premio “Anna per Lucio” come migliore artista emergente 2024;
la partecipazione ad Eufonica a Bologna nel 2025; la vittoria del “Premio
Cora” come miglior artista femminile nel contesto del Premio Bruno Lauzi ad
Anacapri nel 2025.

Attualmente si sta specializzando in Musicoterapia presso il Conservatorio
Maderna-Lettimi di Cesena e precedentemente presso il Conservatorio G.Verdi
di Milano e mantiene attivo il percorso di teatro-canzone con la compagnia
“Voci”, portando sui palchi lo spettacolo “Io vado Madre”. Ad ottobre 2025
esce “Confini”, il suo ep di esordio, che si pone l’obiettivo di raccontare
una visione più ampia di come canonicamente consideriamo i confini del mondo
e dell’uomo. Il disco si articola in 5 brani inediti delineati in un
continuum narrativo che descrive le varie accezioni e sfaccettature del
confine, da quello geografico, a quello fisico, a quello mentale e di come
questi siano fluidi, vari ed i loro spazi siano più ampi di quelli
immaginati.

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