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Si è conclusa con successo e partecipazione la tranche di agosto della trentottesima edizione di Time in Jazz, il festival ideato e diretto da Paolo Fresu, che per nove giorni, dall’8 al 16, ha trasformato in un palcoscenico diffuso di musica, cultura e bellezza Berchidda e gli altri quindici comuni e località del nord Sardegna coinvolti quest’anno: Alà dei SardiArzachenaBanariBortigiadasBudoniLoiri Porto San PaoloOschiriOzieriPorto RotondoPosadaSan TeodoroSant’Antonio di GalluraTempio PausaniaViddalba.


In attesa di completare il quadro, con la “coda” settembrina in programma a Berchidda il 5 e 6 del mese prossimo, si può tracciare un primo bilancio, necessariamente parziale e provvisorio, di questa edizione del festival che ha scelto come titolo e ispirazione What a Wonderful World, omaggio alla celebre canzone di Louis Armstrong e messaggio di bellezza e speranza in tempi complessi quali sono quelli attuali, come ha sottolineato il direttore artistico Paolo Fresu: «Ci piace credere che la musica e l’arte possano cambiare il volto del mondo dipingendolo di colore e pertanto facciamo nostre alcune parole della song che recitano “Vedo alberi verdi, e anche rose rosse. Le vedo sbocciare, per te e me, e penso fra me e me ‘che mondo meraviglioso'”».

Sul piano artistico, Time in Jazz ha proposto un cartellone di altissimo livello, con un cast di oltre duecento artisti, tra musicisti e ospiti di tutte le varie sezioni del festival. Nelle cinque serate di concerti in programma a Berchidda si sono avvicendati sul palco in Piazza del Popolo nomi di caratura internazionale come Stefano Bollani con il Danish TrioEnrico Rava alla guida dei Fearless FiveDanilo ReaMare NostrumZe in the CloudsLes Amazones d’AfriqueSvaneborg Kardyb e Trentemøller. Tanti i musicisti di spicco anche tra i protagonisti degli appuntamenti nelle altre località del festival: Paola TurciNick The NightflySimona MolinariIvan SegretoStefania Tallini e Franco PianaBebo Ferra e Salvatore MaioreChristian MascettaDayKoda, il Duo BottassoEleonora Strino in trio, Ettore Fioravanti col quartetto Opus Magnum, i Freak Motelil trio Hobby Horse di Dan KinzelmanJoe Rehmer e Stefano TamborrinoPietro Lussu e Felice Montervino, il duo Madera Balza di Monica Demuru e Natalio Mangalavite, i Mefisto BrassMatteo Paggi con il suo progetto Words. E poi la Banda Musicale “Bernardo De Muro”, Renton con i suoi dj set, gli ospiti di Pierpaolo Vacca nello spazio dopoconcerto Time after Time: MenionMarta Loddo-mumucsGavino Riva col suo trio. E, ancora, le protagoniste del Festivalbar, la minirassegna ospitata dai bar di Berchidda: Sista NomelyMazulcoGold MassTVS.

Stefano ZenniGianrico CarofiglioStefano SenardiNicola Muscas e Alessandro Baricco sono stati al centro degli incontri della sezione Time to Read, mentre si è parlato della tragica attualità di Gaza con la giornalista Francesca Mannocchi e lo scrittore americano Nathan Thrall; GeGè TelesforoChristian Mascetta, Gloria CampanerGiorgio MinardiFranco Lorenzoni, Roberta PassoniAnna FranceschiClaudia PupilloSimone MuraPaolo FlorisAndré Casaca e Flavia Marco hanno invece animato il ricco programma di Time to Children, lo spazio del festival, a cura di Sonia Peana con Catia Gori, dedicato all’educazione musicale delle bambine e dei bambini.

Time in Jazz ha confermato così la sua natura multidisciplinare e comunitaria, capace di unire musica, pensiero, territorio e partecipazione. Un’edizione che ha lasciato il segno per la sua intensità, la sua apertura e la sua capacità di generare un respiro collettivo, come lo ha definito Fresu. «Time in Jazz è stato, quest’anno più del solito, un festival civile e umano, dove la musica ha fatto da volano per le molteplici scoperte e per le riflessioni suggerite dalle varie sezioni in cui si articola: Time to Children, Time to Read, Time After Time, Time to Folk, Time to Street, Time to Scene, Time to Speak, Festival Bar, Insulae Lab… Un festival che non è più tale ma che diviene un oggetto culturale capace di raccontare la ricca proposta del nostro territorio nonché la grande ricchezza creativa e umana di chi lo anima e di coloro che lo fruiscono. Tanti e inaspettati per questa edizione che, di fatto, si chiuderà nella prima settimana di settembre. Un respiro collettivo, a fortificare il messaggio contemporaneo di What a Wonderful World.»

Tra i messaggi del festival, quello contro la violenza sulle donne e per la parità di genere ha trovato anche un testimonial d’eccezione in Peter Gabriel con una dichiarazione videoregistrata, proiettata sul palco di Berchidda in apertura della festa di Ferragosto: un saluto speciale a Time in Jazz e a Les Amazones d’Afrique, protagoniste della serata, che l’artista inglese ha definito «un luogo di incontro di grandi cantanti e grande musica che allo stesso tempo ricorda al mondo perché abbiamo bisogno della parità di genere e quanto può essere potente il potere delle donne quando viene liberato».

Bilancio positivo anche in termini di risposta da parte del pubblico per la prima tranche di questa edizione del festival che ha registrato grandi numeri, come osserva Mattea Lissia, responsabile della direzione generale di Time in Jazz: «Mi verrebbe da definirla l’edizione dei sold out, con il tutto esaurito in quattro dei sei concerti a pagamento; ma anche i concerti in decentramento, la maggior parte delle volte hanno sforato la capienza. Pure il tradizionale pranzo di Ferragosto, con i piatti tipici della cucina berchiddese, ha registrato il tutto esaurito già dal giorno prima, cosa mai accaduta in precedenza.»

Il festival ha saputo coinvolgere il territorio in modo capillare, valorizzando anche l’accoglienza turistica locale: «Il bilancio è positivo in termini di presenze anche nei paesi vicini» sottolinea Lissia, «perché quest’anno abbiamo sviluppato e pubblicato sul sito l’offerta di ospitalità non solo di Berchidda ma anche dei paesi vicini per i nostri spettatori che si sono fermati a dormire.»

  • What a Wonderful World in September

Archiviata la parte agostana, Time in Jazz si prepara a completare la sua trentottesima edizione con le due giornate in programma venerdì 5 e sabato 6 settembre a Berchidda; quasi un omaggio alle origini della kermesse berchiddese: «Quando il festival nacque, nel 1988, questo si svolgeva nella prima settimana di settembre. Dopo qualche anno, per via delle temperature più rigide, lo spostammo a Ferragosto. Oggi vogliamo riavvolgere il nastro e immaginare una coda festivaliera settembrina» spiega Paolo Fresu per introdurre la nuova iniziativa che, insieme alle attività del Centro di Produzione Insulae Lab che si svolgono durante tutto l’anno, amplia ulteriormente l’offerta culturale di Time in Jazz. «Cabidanni, in sardo logudorese, è l’inizio dell’anno agricolo. Per noi le due giornate settembrine rappresentano il prosieguo del cammino oltre che la semina e il raccolto di una lunga storia duratura.»

Diversi gli appuntamenti in agenda per What a Wonderful World in September, come si intitola la due giorni del mese prossimo che andrà in scena negli spazi all’aperto di Sa colte ‘e su ‘oltiju, il giardino accanto a Sa Casara, il quartier generale di Time in Jazz: la consegna di un premio alla carriera a un’autentica icona dello spettacolo isolano, Benito Urgu; la presentazione del libro L’unica via d’uscita è dentro, autobiografia di una delle più celebri e raffinate voci della canzone italiana: Alice; e, naturalmente, tanta musica dal vivo con Erica MouPaolo Fresu in trio con Nguyên Lê e Bojan Z, Francesca Tandoi in duo con Stefano SenniJohn De Leo con i Jazzabilly Lovers, l’omaggio alla grande artista sarda Maria Lai proposto da Angelica PerraGianluca PischeddaMassimo Satta e Moreno Pisano; e, a chiudere le serate, i dj set di Renton e di Dj Cris.

biglietti per i concerti, a 12 euro, e l’abbonamento per le due serate, a 20 euro, si possono già acquistare su Vivaticket e Boxol. Per informazioni la segreteria di Time in Jazz risponde al numero 320 38 74 963 e all’indirizzo di posta elettronica info@timeinjazz.it. Notizie e aggiornamenti sono disponibili sul sito www.timeinjazz.it e sui canali social FacebookInstagramThreadsYouTube e Whatsapp.

La trentottesima edizione di Time in Jazz è promossa e organizzata dall’associazione culturale Time in Jazz con il contributo del Ministero della Cultura, dell’Assessorato della Pubblica Istruzione, Beni Culturali, Informazione, Spettacolo e Sport e dell’Assessorato del Turismo, Artigianato e Commercio della Regione Autonoma della Sardegna, della Comunità Montana Monte Acuto, delle Amministrazioni Comunali di Berchidda e degli altri centri coinvolti, della Fondazione di Sardegna, di Illumia, del Banco di Sardegna, di Corsica Ferries–Sardinia Ferries e di Biorepack, mentre Radio Monte Carlo è anche quest’anno la radio ufficiale di Time in Jazz.

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Associazione culturale TIME IN JAZZ
via Umberto I, 37 • 07022 Berchidda
tel. 320 38 74 963 • e-mail: info@timeinjazz.it
www.timeinjazz.it
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