Skip to main content

Entra nel vivo Suoni Mobili, la manifestazione itinerante organizzata dall’associazione
Musicamorfosi e promossa dal Consorzio Brianteo Villa Greppi che, a suon di classica, folk, tango, jazz,
fado, blues, afrobeat ma non solo, anima le estati della Brianza monzese e di quella lecchese e che,
sempre più spesso, “sconfina” felicemente tra le province di Milano e Como, con ulteriori e frequenti
incursioni in nuovi territori. Il tutto grazie al contributo e al sostegno del MiC e di SIAE nell’ambito del
programma Per Chi Crea e Prodjgi”, Fondazione Comunitaria del Lecchese, Fondazione della Comunità
di Monza e Brianza, Nuovo Imaie, Institut Ramon LLull, Institut d’Estudis Baleàrics, Pro Helvetia e
Yamaha.
Suoni Mobili si caratterizza, da sempre, per un’offerta culturale articolata, che non si esaurisce nella
proposta di concerti ma che si arricchisce con progetti trasversali e multidisciplinari. Ne è un esempio
Sacral, architettura di Edoardo Tresoldi, connubio tra storia del territorio, natura e musica. Artista
della Materia Assente e delle cattedrali in rete metallica, premiato con la Medaglia d’oro all’Architettura
Italiana, Tresoldi indaga le poetiche del dialogo tra essere umano e paesaggio, utilizzando il linguaggio
architettonico come strumento espressivo e chiave di lettura dello spazio. Sacral verrà presentata lunedì
30 giugno a Carnate (Mb) nel Parco Agricolo Nord Est (ore 19) con un concerto sinestetico che vedrà
protagonisti tre eccellenti musicisti: Massimiliano Milesi al sax, Giacomo Papetti al basso e la
tunisina Sarra Douik (voce e oud).
Poco dopo (ore 21.30), nella chiesa di San Carlo, a Casatenovo (Lc), andrà in scena, con il sostegno di
Banca Etica, il singolare progetto Udolç, a cura di Alba Careta (voce, tromba, fischio, percussioni e
carillon), Henrio (voce, chitarre, fischio e carillon) e Santi Careta (chitarre, voce e sintetizzatori
analogici). I tre musicisti catalani hanno raccolto un centinaio di ninne nanne, provenienti da diverse
aree del mondo, e le riproporranno in modo ipnotico e onirico, con effetti sonori sperimentali e
arrangiamenti delicati, dando sfoggio delle loro abilità esecutive. Martedì 1 luglio (ore 19.30, ingresso 10
euro) Udolç approderà a Milano, nel cortile della Chiesa di S. Maria alla Fonte, presso il parco Chiesa
Rossa, nel quartiere Stadera-Chiesa Rossa. Il concerto inaugurerà la rassegna teatrale La prima stella della
sera organizzata da Atir.
Mercoledì 2 luglio (ore 21.30) Suoni Mobili farà tappa al Bellezza Social Club di Cinisello
Balsamo (Mi), dove si esibiranno due brillanti musicisti portoghesi: il pianista e compositore Júlio
Resende, pioniere di un nuovo genere chiamato Fado-Jazz, in cui i due stili si fondono con
sorprendente naturalezza, e Bruno Chaveiro, uno dei talenti più luminosi della chitarra classica
portoghese. Lodato dalla critica e acclamato ovunque, il duo presenterà Sons of Revolution, album uscito
due anni fa: un progetto con cui Resende rende omaggio alla Rivoluzione dei Garofani del 1974 che
rovesciò il regime, cambiando il futuro del Portogallo. Un lavoro che riassume l’essenza della sua
musica: libertà, profondità, autenticità emotiva e massima espressività. Il giorno dopo Resende e
Chaveiro suoneranno al LAC di Lugano (ore 21) nell’ambito della rassegna LAC en plein air.
Ancora fado: giovedì 3 luglio a Usmate Velate (Mb) riflettori puntati sull’Amara Quartet (ore
21.30), ospite di Villa Scaccabarozzi. Grazie a un suono unico e personale, questa formazione tutta al
femminile (Laura Rui, voce; Sónia Sobral fisarmonica; Joana Almeida, chitarra; Susana Castro Santos,
violoncello) regala una prospettiva contemporanea al fado. La musica delle quattro interpreti si distingue
per eleganza, forza e bellezza e combina l’eredità del fado tradizionale con sottili elementi della musica
classica e contemporanea e del ricco folklore portoghese. Il giorno successivo l’Amara Quartet sarà di
scena al LAC di Lugano.
Il fado riecheggerà anche nel Cortile d’onore di Villa Sottocasa, a Vimercate (Mb), venerdì 4 luglio
con Joana Amendoeira (ore 21.15), Pedro Amendoeira (chitarra portoghese) e Pedro Pinhal
(viola do fado): considerata una delle cantanti più rappresentative tra quelle della nuova generazione,
Joana Amendoeira è riuscita a dare nuova vitalità e nuova freschezza al fado, pur continuando a
proporre uno stile classico, tradizionale. Voce straordinaria e personalità non comune, l’artista
portoghese è senza ombra di dubbio una delle (poche) interpreti che hanno saputo raccogliere l’eredità
dell’inarrivabile Amalia Rodriguez. Sabato 5 luglio, Joana Amendoeira si esibirà a Lugano.
Si cambierà genere sabato 5 luglio, quando la Cascina Centro Parco del Parco Nord Milano, a Sesto
San Giovanni (Mi), ospiterà alle 21.30 il jazzista francese Éduard Ferlet, che presenterà il progetto
Pianoid, esplorando i confini tra intelligenza artificiale e intelligenza naturale: Ferlet farà dialogare due
pianoforti, un Disklavier e un pianoforte Silent, un sistema che il musicista transalpino sta sviluppando
da una decina di anni e che sta aprendo nuovi orizzonti alle possibilità di suonare il pianoforte e di
improvvisare, esplorando territori musicali ancora sconosciuti. Il concerto di Ferlet, realizzato in
collaborazione con Yamaha, è un evento extra del Festival della Biodiversità. La serata si concluderà, tra
musica messicana e ritmi latini, con la performance del gruppo Mariachi La Plaza (a partire dalle ore
22.45).
Infine, per l’ultimo giorno della settimana, domenica 6 luglio sono in programma tre appuntamenti:
si comincia a Casatenovo (Lc) con un aperitivo musicale di Roberto Olzer e un inedito Morricone
all’organo, nella chiesa di San Gaetano di Rogoredo (ore 10.45), e si prosegue con lo stesso Olzer e il
sassofonista jazz Raffaele Fiengo alle prese con gli Spiritual standards. A Usmate Velate (Mb), la
Cappella San Felice accoglierà per cinque set, ognuno dei quali della durata di 30 minuti (dalle ore 18 alle
20), la tunisina Sarra Douik, che con la sua voce struggente e l’oud saprà mescolare armoniosamente
la tradizione musicale araba con i mondi sonori del cordoglio occidentale, ben rappresentati dalle
sculture dell’artista svizzero Vincenzo Vela, che rendono unica la Cappella Giulini Dalla Porta, presso
l’oratorio San Felice. Un’esperienza sinestetica tutta da vivere tra architettura (ogni set è preceduto da
una visita culturale a cura degli Amici della Cappella San Felice) e musica, performance e spiritualità.
Per assistere al concerto è necessario prenotarsi online su https://www.eventbrite.it/e/biglietti-il-caro
estinto-1397884703779?aff=oddtdtcreator.
Infine, la settimana di Suoni Mobili si concluderà a Villa Scaccabarozzi, sempre a Usmate Velate,
dove alle 21.30 ritroveremo Éduard Ferlet con Pianoid versus Keith Jarrett: il pianista transalpino,
musicista avventuroso e infaticabile sperimentatore (stimato dallo stesso Jarrett), proporrà un progetto
sorprendente nel corso del quale improvviserà sui temi e sulle variazioni del capolavoro dell’artista
statunitense, uno dei dischi più famosi nella storia del jazz (venduto in circa quattro milioni di copie). In
questa operazione audace Ferlet non sarà solo: con lui sul palco, accanto a un pianoforte tradizionale, ce
ne sarà un altro, verticale, ribattezzato Pianoid e “pilotato” dall’intelligenza artificiale.
Maggiori info, calendario, programma in costante aggiornamento e modalità di accesso della XVI
edizione di Suoni Mobili online su www.suonimobili.it e www.musicamorfosi.it

Lascia un commento