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Si parte il 4 novembre con le più note e amate canzoni tradizionali romane e si arriva fino al 14 maggio 2026 con il diabolico virtuosismo violinistico di Paganini: sono 9 concerti, che accostano i più diversi generi musicali e hanno ognuno una particolare attrattiva, a cui ogni appassionato di musica non potrà resistere. I concerti si svolgeranno nel Teatro ricavato nella chiesa dell’ex convento di Villa Lazzaroni in via Appia Nuova 522 (parcheggio gratuito in via Tommaso Fortifiocca 71). Inizieranno alle 20.30, ma alcuni concerti saranno ripetuti due volte nello stesso giorno, alle 17.30 e alle 20.30.  

Questa serie di concerti è curata da Roma Sinfonietta e dal suo direttore artistico Maestro Luigi Lanzillotta, che ha scelto di iniziare con un omaggio a Roma. il primo concerto (martedì 4 novembre) è intitolato infatti “Er core de Roma” ed è dedicato alla canzone romana, partendo con “La stringa”, una canzone di autore anonimo del Cinquecento, e concentrandosi poi sulle più celebri canzoni romane degli ultimi cent’anni, da “Barcarolo romano” a “Roma nun fa’ la stupida stasera”: le interpreta il romanissimo Trio Monti, che dedica questo concerto a “il mondo di Gabriella Ferri”, in omaggio all’indimenticabile cantante romana. Ennio Morricone, un altro grande e indimenticabile musicista romano, è protagonista del secondo concerto (martedì 11 novembre). Le sue più belle musiche da film (Nuovo Cinema Paradiso, C’era una volta in America, Indagine su un cittadino al di sopra di ogni sospetto, Mission, La leggenda del pianista sull’Oceano e altre ancora) saranno eseguite dall’Orchestra Roma Sinfonietta, che per decenni è stata assidua collaboratrice di Morricone, sotto la cui direzione ha suonato negli studi di registrazione e nelle sale da concerto del mondo intero.

Martedì 2 dicembre ci si allontana da Roma e ci si imbarca idealmente per terre lontane con il concerto intitolato “Dalla Persia alla Spagna, passando per l’America latina”: un affascinante viaggio musicale da Oriente ad Occidente, attraversando le epoche, alla scoperta delle origini del flamenco e dei suoi sviluppi, in compagnia della chitarra flamenca di Riccardo Ascani e dell’oud (antico strumento arabo) di Pejman Tadaion. Il 2026 si apre con altra e diversa musica da film: giovedì 29 gennaio Luca Velotti (clarinetto e sax), Gino Cardamone (chitarra) e Piji (lettore, performer e cantautore) presentano un concerto intitolato “Woody Allen Movie Music”.

Martedì 17 febbraio spazio alla grande musica classica, con il Sestetto di Roma – un’eccellenza nel campo della musica da camera – che farà ascoltare due capolavori del romanticismo, il Sestetto n. 1 di Brahms e il Sestetto “Souvenir de Florence” di Ciajkovskij. Giovedì 12 marzo torna l’Orchestra Roma Sinfonietta, impegnata questa volta in musiche di due giganti della musica barocca: di Vivaldi eseguirà i concerti delle “Quattro stagioni” e di Bach il Concerto n. 1 per violino, a cui accosterà un concerto di Telemann, all’epoca molto più famoso del suo grande ‘collega’ tedesco Johann Sebastian. I solisti sono due protagonisti della vita musicale italiana, il violinista Marco Fiorentini e il violista Lorenzo Rundo.

Giovedì 14 maggio è la volta del trio formato da Barbara Eramo (voce), Gabriele Coen (sax) e Alessandro Gwis (pianoforte), che presenterà “Singing routes, le vie dei canti”: è un progetto con cui i tre musicisti seguono come filo conduttore l’identità culturale ed i suoi percorsi, attraverso la rivisitazione con un approccio aperto e contemporaneo di brani tradizionali del folk mediterraneo e del jazz. Giovedì 21 maggio si darà ‘carta bianca’ a Danilo Rea, con la sicurezza di affidarsi alle ottime dita e al talento musicale di un pianista jazz (ma la definizione gli va un po’ stretta) letteralmente straordinario, che ci guida in percorsi sempre affascinanti: il titolo del suo concerto è “Dai Beatles… a Morricone” e ci si può affidare ad occhi chiusi alle sue scelte. Finale pirotecnico e diabolico con i Capricci per violino solo di Paganini: Questi ventiquattro brevi brani super virtuosistici hanno dato origine alla leggenda del patto col diavolo del violinista genovese, ma Vincenzo Bolognese sa come – e non ce ne sono molti altri – far convivere l’esibizione virtuosistica e la valorizzazione della sostanza musicale di questa splendida raccolta di ventiquattro brani per violino solo.

Per info e prenotazioni: tel. 392 4406597, info@teatrovillalazzaroni.itwww.teatrovillalazzaroni.com, prevendita i-ticket.it

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