In attesa del nuovo progetto con un nuovo produttore,una nuova etichetta la band siciliana torna con una power ballad in dialetto composta con la collaborazione dei Nakria che parla di distacco e appartenenza
C’è chi torna per chiudere un cerchio, e chi per aprirne uno nuovo. I Zizzania, storica formazione siciliana nata nel 2012, scelgono la seconda strada. Dopo oltre dieci anni di musica, una lunga attività live e collaborazioni con grandi nomi della scena italiana, la band riprende il proprio cammino con nuova energia, senza rinnegare nulla del passato ma portando tutto un passo più avanti.
Nati dall’idea di Gigi Gallo e Saverio Liberto, i Zizzania si sono fatti conoscere fin dagli esordi per il loro rock viscerale, capace di unire impatto sonoro e profondità nei testi. Il gruppo ha attraversato palchi importanti (dal Deejay On Stage al Pistoia Blues, fino al Sanremo Rock) e ha pubblicato due album in studio: “Alchimia” (2016) e “Eclissi” (2018), lavorando con figure di riferimento come Fabrizio Simoncioni (Ligabue, Litfiba, Negrita).
Dopo una pausa, nel 2022 il progetto viene rilanciato con Francesca Bonura alla voce, e una nuova serie di singoli, tra cui “Dolce Inganno” e “Anomalia”, che segnano il ritorno della band sulle piattaforme e nelle classifiche indie italiane.
Nel frattempo, arriva la firma con l’etichetta Milano Music Play e una distribuzione affidata a Virgin Group Italia.
🌊 Un nuovo capitolo: la collaborazione con Nakria
Il presente parla di contaminazione, linguaggio territoriale e nuova identità musicale.
Il futuro vedrà la band cercare nuove contaminazioni anche fuori dall’Italia ma ancora non si può svelare troppo.
Una canzone che parla di chi è costretto a lasciare la propria terra, portandosi dentro paure, speranze e cicatrici. Il rock dei Zizzania incontra la voce profonda e ruvida di Totò Cannella, in un incontro umano e musicale di grande potenza.
“Vinni du mari” sarà il primo tassello di un progetto più ampio, che unirà generi diversi, lingue diverse, e visioni artistiche complementari. Un’anticipazione che promette molto senza voler ancora svelare tutto. Ma una cosa è certa: i Zizzania sono tornati, e hanno ancora molto da dire — in ogni dialetto possibile.