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Frequencies from Nowhere: l’esordio degli stArt tra rock epico e rinascita

Con “Frequencies from Nowhere”, gli stArt debuttano sulla scena con un album che lascia il segno. La formazione veronese porta un sound epico e avvolgente, con sfumature romantiche che richiamano le grandi voci del rock internazionale. Le influenze di band come Guns N’ Roses, Europe e Bon Jovi emergono tra chitarre potenti e arrangiamenti curati, arricchiti da un tocco di synth che dona profondità e atmosfera ai brani. Un disco che parla di amore per la vita, riscatto e voglia di mettersi in gioco, il tutto con un sound che suona dannatamente bene.

Un album di trasformazione e rinascita

“Frequencies from Nowhere” racconta il cambiamento, la chiusura di un ciclo e l’inizio di nuove possibilità. Ogni brano è una tappa di un viaggio interiore, dalla perdita alla consapevolezza, dalla confusione alla rinascita. La traccia “Life” affronta il tema della perdita, ma non come punto di arrivo, bensì come scintilla per la trasformazione. Il percorso trova il suo culmine in “stArt”, un inno alla ripartenza, alla libertà e alla possibilità di riscrivere il proprio cammino. Un album nato da esperienze vissute, momenti difficili e dalla voglia di guardare avanti con determinazione.

La solitudine come punto di svolta

“Lonely” è uno dei brani più intimi e profondi del disco, in cui la solitudine non è solo sofferenza, ma anche crescita. Ogni nota e ogni parola sono state scritte per dare voce a emozioni vere, vissute sulla pelle della band. “Lonely” racconta il momento in cui tutto sembra crollare, ma proprio lì si trova la forza di rialzarsi. È un disco che non si perde nella malinconia, ma diventa una testimonianza di resistenza, una lotta contro il proprio buio interiore. La solitudine può essere un abisso, ma anche il punto di partenza per una nuova consapevolezza.

Il suono degli stArt: tra energia e riflessione

L’album è un viaggio tra forza ed emozione, tra esplosioni di energia e momenti di introspezione. Il sound degli stArt è un perfetto equilibrio tra potenza e riflessione, tra il desiderio di muoversi e la necessità di fermarsi a guardarsi dentro. Non è un semplice album rock, ma una narrazione sonora che segue il flusso della vita, fatta di alti e bassi, di momenti intensi e di pause necessarie.

Frequenze da un non-luogo: un viaggio interiore

Il titolo “Frequencies from Nowhere” rimanda a un luogo indefinito, uno spazio interiore in cui emozioni, ricordi e sogni si intrecciano. I segnali che il protagonista percepisce potrebbero provenire dal cosmo o da dentro sé stesso. Tutti noi riceviamo “frequenze” ogni giorno: intuizioni, connessioni, coincidenze che ci guidano nel nostro cammino. Per alcuni, questo luogo è il destino, per altri l’inconscio, per altri ancora la musica stessa, con le sue vibrazioni che risuonano dentro di noi.

Le radici del sound: tra passato e presente

Le influenze degli stArt affondano nel rock classico e nel metal degli anni ’80 e ’90: Europe, Guns N’ Roses, Metallica, Megadeth. Ma il loro obiettivo non è fare un semplice omaggio al passato: vogliono fondere queste sonorità con un linguaggio attuale, senza perdere la propria identità. L’elettronica delle tastiere di Riccardo Fazion aggiunge una dimensione moderna e sognante, mentre le chitarre e la sezione ritmica mantengono un’energia viscerale e potente.

Un album frutto di una grande squadra

“Frequencies from Nowhere” è un progetto nato dalla collaborazione di musicisti eccezionali:

  • Jonathan Gasparini (chitarra), con un’esperienza che va dai Mamamicarburo a Marco Ligabue, ha dato solidità agli arrangiamenti;
  • Giorgio Velotti (chitarra), con il suo sound potente e tecnico, ha aggiunto ulteriore carattere ai brani;
  • Michele Tellaroli (basso), con groove e precisione, ha costruito la base solida del disco, con un contributo speciale di Michele Luppi nella traccia “stArt”;
  • Pietro Micheletti (batteria), parte della band fin dall’inizio, ha dato energia e dinamismo a ogni pezzo.

Un disco nato dall’amicizia, dalla passione e dal rispetto reciproco, che dimostra come anche dalle macerie si possa costruire qualcosa di nuovo e potente.

🎧 Ascolta ora: Spotify Link

 

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