Skip to main content

“SENSIBILITY” è un album che affonda le radici nella tradizione del rock, ma che esplora tematiche universali con una forza emozionale che non può passare inosservata. Ogni traccia è un racconto a sé, una storia che prende vita attraverso il suono e i testi. Il disco si apre con “NIHILISM”, un brano che mette subito in chiaro le intenzioni della band: un rifiuto totale delle falsità e delle illusioni del mondo moderno. È il pezzo perfetto per introdurre l’album, con la sua energia travolgente e il suo spirito ribelle. “FUCK THE FAME” è una critica feroce alla superficialità e alla cultura della fama, un tema che continua a rimanere centrale per tutta l’opera. “SHUT US DOWN” è un tributo al rock classico, con un riff che riporta alla mente le sonorità degli anni ‘70, ma sempre filtrato attraverso la visione contemporanea dei The Kollege. A contrasto, “PAIGE” è una ballata che si distingue per la sua delicatezza, arricchita dal sassofono che dona al brano una qualità intima e sofisticata, un riflesso di quello che la band vuole trasmettere: l’importanza delle piccole cose, delle persone che arricchiscono la vita. “MY ENEMY” è un brano che cambia ritmo e atmosfera, regalando una traccia che fa ballare senza perdere la sua profondità. Il pezzo centrale dell’album, “FUCKING DREAM”, esprime con forza la voglia di svegliarsi da una società che sembra vivere nell’illusione. La band ci invita a cercare qualcosa di più, a non accontentarsi della facciata delle cose. Con “HAPPINESS NO PLEASURE”, il gruppo continua a esplorare la tematica della felicità, mettendo in discussione il concetto di piacere come misura del benessere. “YOU’RE MY SOUL & I’M YOUR BODY” è la canzone che da sola rappresenta il cuore pulsante della band, un pezzo che li ha definiti e che dal vivo è riuscito a catturare l’attenzione del pubblico. “GET OUT OF MY MIND (ADALINE)” è una traccia che spinge l’ascoltatore a riflettere, partendo da un’introspezione emotiva per arrivare a un’esplosione liberatoria. “ALL IN ALL” è un’esplosione di energia, mescolando il funky al rap, e rappresenta uno dei momenti più divertenti e liberatori del disco. “MARY” è la ballata che tocca il cuore, raccontando la tristezza e la solitudine di una prostituta che viene ignorata dalla società. “I WON’T PRAISE MOM” chiude l’album con un messaggio di indipendenza e di forza, un tributo a Bob Marley che diventa il segno di un nuovo inizio per la band. “SENSIBILITY” è un disco che invita l’ascoltatore a riflettere, a ballare, e soprattutto a non arrendersi mai.

 

Lascia un commento