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Fuori su tutte le piattaforme digitali da venerdì 9 maggio 2025 “Credo davvero che il fiume sia meglio del mare”, l’esordio da “punk gentiluomo” del cantautore SELENIO. Il titolo è una provocazione che ci invita a pensare fuori dagli schemi, in modo da capire cosa ci piaccia davvero e cosa invece viene scelto da altri. Un inno all’autodefinizione e all’accettare il fallimento come crescita. Attraverso le cinque tracce, il cantautore irpino parte dal songwriting, attraversa i sentieri di quello che definisce contro-pop e dopo aver fatto il giro a Londra (dove è girato il video di “Ragazza Fatality”) e a Torino (dove produce insieme all’amico Fractae) torna nella sua verde Irpinia risalendo i percorsi dei fiumi.

 

Ti sei definito come un “punk gentiluomo”. Hai voglia di approfondire questo concetto?

Con grande piacere.
Mi sento un “punk gentiluomo” perché, se da un lato non mi piacciono i convenevoli, le pose, le formalità dall’altra parte adoro la gentilezza, l’umanità e le cose semplici.
Anche dal punto di vista musicale penso che questa definizione calzi bene con la mia musica, non mi sento obbligato ad aderire a questa o quell’altra corrente. Sono diretto se devo, ma al contempo la sensibilità conta…

E cosa c’è invece all’origine del tuo nome d’arte?
Nasce dal fatto che volevo dare un tocco scientifico e al contempo un po’ sognante.
Ecco che SELENIO mi è sembrato subito il nome perfetto, si ricollega alla chimica (che ho studiato) e anche alla luna.

“Credo davvero che il fiume sia meglio del mare” è una raccolta di 5 tracce. Ce n’è una, in particolare, a cui ti senti più legato? Perché?
Mi sento legato a tutte. Oggi ti direi “Lì dove abbaiano i cani” perché dopo un anno per lavoro al nord sono tornato nella mia terra d’origine, l’Irpinia.
Ho scritto la canzone di getto, su un foglio di carta lo scorso Ottobre e ho poi mandato il testo a CAROSENA, talentuosa sound-producer di Torino, ma anche lei con origini irpine come me.
Credo nel DNA e nella forza ancestrale che questa esercita su di noi e infatti, Sara (CAROSENA) ha centrato a pieno il senso della produzione.

Hai in programma di portare live questo disco prossimamente?
Non ho in programma di suonare dal vivo questo disco (oltre a qualche eventuale sorpresa) ed è una cosa un po’ strana visto che per i lavori precedenti (a nome Zerella) lo avevo sempre fatto.
In questo momento la musica dal vivo non rappresenta la mia priorità.

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