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Fuori dal 18 settembre, “L” è il nuovo brano di Filippo Poderini, un pezzo che sembra un tuffo dentro una mente afflitta. Non è solo una canzone, ma quasi un dialogo interiore: rimpianti e sensi di colpa si scontrano con la consapevolezza che, a volte, certe situazioni accadono anche quando facciamo del nostro meglio.

“L” è un urlo sussurrato, uno sfogo tenue che, invece di schiacciare, alleggerisce. La voce di Poderini analizza il tormento, lo osserva, ce lo racconta e allo stesso tempo ci libera dal peso. Come in ogni suo brano, l’artista riesce a raccontarsi senza raccontare, lasciando uno spazio prezioso all’ascoltatore: non importa come sia nata “L”, importa ciò che riesce a dire al cuore di chi l’ascolta.

Musicalmente, il pezzo si apre con un basso grave e un hi-hat in gruppi di cinque, instabile e denso. Un andamento che richiama il concetto di “swag” nel ritmo – come lo swing nel jazz, ma con quintine al posto delle terzine – e che crea subito tensione. La voce di Filippo arriva da lontano, lamentosa e annegata nei riverberi, frammentata e legata allo stesso tempo.

Il testo parla di controllo trattenuto, di quella necessità di dire a se stessi come ci si sente, di urlare quando c’è il rischio di non essere presi sul serio. In fondo siamo bravi a ignorarci, a minimizzare ciò che proviamo. Nel ritornello, le grida si trasformano in una cantilena che concede finalmente perdono, quasi come un orizzonte che si apre dopo una lunga tempesta interiore.

Con “L”, Filippo Poderini conferma il suo talento nel dare voce ai conflitti emotivi senza cedere al patetico: un brano intenso, cupo ma liberatorio, che trova la sua forza proprio nella vulnerabilità.

 

ASCOLTA SU SPOTIFY: https://open.spotify.com/intl-it/album/2vWPqnQ4moldi0V3q4HC6e 

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