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Certe volte, la mente si trasforma in una vera e propria prigione, e il silenzio interiore può diventare assordante. È proprio da questa sensazione che nasce “Dubbio”, il nuovo singolo dei Quintessenza: un’apertura inaspettata nell’angoscia quotidiana, la rappresentazione di un bisogno impellente di scegliere, o quantomeno di superare l’immobilismo. In un periodo particolarmente intenso per la band, questa canzone si rivela uno specchio sincero, vibrante, vivo. Da questa pubblicazione è scaturita una conversazione ricca di spunti interessanti, che si traducono in canzoni capaci di parlare a ciascuno di noi.

“Dubbio” affronta il tema dell’indecisione e dell’overthinking: sono tratti di vita vissuta?

Assolutamente sì. “Dubbio” trae origine direttamente da esperienze personali, da quel labirinto interiore in cui ci si smarrisce quando ci si trova di fronte a una decisione da prendere. Siamo convinti che l’affanno dell’indecisione e la spirale dell’overthinking siano dinamiche universali, sensazioni che, almeno una volta nella vita, ognuno di noi ha sperimentato in prima persona.

C’è un episodio preciso che ha ispirato la scrittura del brano?

(Risponde Master, bassista della band e autore del testo)

Sì, “Dubbio” affonda le sue radici in un’esperienza molto intima. Spesso trovo naturale tradurre in musica e parole le mie dinamiche interiori. Non c’è stato un evento specifico e improvviso che ha innescato la creazione di questo brano. Piuttosto, è stata la risultante di diverse situazioni in cui mi sono trovato a combattere con l’incertezza, a rimuginare su ogni possibile scenario senza riuscire a trovare una soluzione. Ricordo, per esempio, un periodo in cui dovevo prendere una decisione lavorativa non particolarmente complessa, ma che mi ha fatto sprofondare in un’ansia inspiegabile. Trascorrevo notti insonni a valutare ogni minima sfumatura, sentendomi completamente bloccato. Ecco, quella sensazione di paralisi di fronte a una scelta, per quanto piccola potesse essere, è confluita nelle parole di “Dubbio”. Spero che in queste parole molti possano riconoscersi.

E nel suono come nelle liriche? Come si riflette il tormento interiore?

Certamente. A livello sonoro, il tormento interiore si manifesta fin dalla struttura portante del brano, con quel giro di basso dalle sonorità arabeggianti e la batteria che crea una sensazione di instabilità e incertezza ritmica. L’incedere delle chitarre nella strofa, che si accompagna a questo andamento, amplifica ulteriormente questa sensazione di disagio e di un pensiero che non trova quiete. L’esplosione del ritornello, con la sua energia liberatoria, rappresenta invece il desiderio impetuoso di uscire da questa spirale. Anche la sezione centrale, con quel momento di stasi e le chitarre che si armonizzano, vuole rendere sonoramente l’immobilismo causato dall’indecisione, per poi sfociare nuovamente nella liberazione del ritornello. Crediamo che l’arrangiamento sia un vero e proprio viaggio emotivo parallelo al testo.

Il titolo “Dubbio” è molto diretto. È stata una scelta immediata o ci avete riflettuto a lungo?

Il titolo “Dubbio” è nato in modo piuttosto spontaneo, quasi come un’esigenza naturale una volta che il tema centrale del brano ha preso forma. Non c’è stata una lunga ricerca o un brainstorming particolarmente elaborato. Una volta compreso appieno il nucleo del pezzo, quel senso di incertezza paralizzante, “Dubbio” è sembrato il titolo più immediato e sincero per rappresentarlo. Era la parola che meglio incarnava l’essenza del tormento interiore che volevamo esprimere sia nel testo che nella musica.

Avete lavorato con l’etichetta DistroKid/Quintessenza: quanto è importante per voi mantenere indipendenza in tutto?

L’indipendenza, sotto ogni aspetto, è un elemento fondamentale per noi. Non si tratta unicamente di gestire in autonomia la distribuzione e la promozione, ma soprattutto di proteggere la nostra libertà creativa, anche se questo a volte implica uscire dalle logiche più commerciali. La nostra priorità assoluta è il messaggio che desideriamo trasmettere con la nostra musica. Vogliamo essere liberi di esplorare sonorità e tematiche che sentiamo autentiche, senza doverci conformare a logiche di mercato che potrebbero snaturare la nostra espressività.

“Dubbio” – Official Video https://www.youtube.com/watch?v=97atbtJYoyw  

https://open.spotify.com/intl-it/album/4L1TAJBO470OrLjxexhWxh?si=cba88099ddd44fcf

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