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Un percorso ricco di successi quello di Diana Winter. Dopo gli studi vocali col M.Nehemiah Brown e la laurea in Psicologia, dal 2008 collabora regolarmente con Giorgia. Debutta da solista nel 2007 e nel 2015 pubblica il suo primo album “Tender Hearetd”, che ora rivisita in una chiave più vicina al suo presente con gli EP “Collected Sounds”. Oggi per noi del MEI risponde a queste domande.

Ciao Diana, un caloroso benvenuto! Per iniziare: vuoi raccontare ai nostri lettori quando scopri la musica e in che modo?

Uno dei miei primi ricordi da bambina è svegliarmi al mattino e sentire il pianoforte di mia mamma mentre suonava Shubert e Debussy… e poi ricordo gli infiniti viaggi in macchina con i miei genitori dove il babbo metteva i Dire Straits in loop, e io mi cantavo a memoria tutti i soli di Mark Knopfler.

Hai ottenuto, e continui ad ottenere, ottimi riscontri come professionista. Quali sono i traguardi che hai raggiunto in questi anni e quali ti appagano di più?

Sicuramente una grande soddisfazione è stata essere invitata dal mio ex Professore, il Dottor Franco Fussi, a tenere il mio intervento come relatrice e performer al convegno organizzato da lui insieme a Gege Telesforo e Albert Hera” La Voce Artistica”, dove torneró sicuramente il prossimo novembre. Dopo gli studi di Vocologia Artistica mi sono sempre più appassionata alla docenza, alle meccaniche e alle diverse prospettive di approccio al mondo della voce, insegno al Saint Louis College of Music dal 2019. E poi c’è Giorgia.

Tra questi sicuramente la tua collaborazione con Giorgia. Ci dici come è nata la cosa e in che modo questa esperienza ti arricchisce?

È nata ormai nel 2008 quando lei ha ascoltato il mio primo album Escapizm, avevo 22 primavere alle spalle, e l’anno successivo mi arriva una telefonata che mi vorrebbe in tour con lei! L’arricchimento per me è aver contribuito sempre più ai suoi live, sia come vocalist che come chitarrista acustica, quasi prettamente fingerstyle, che è proprio la mia specialità. Si è consolidata con lei questa bella collaborazione umana e musicale, che ogni volta continua a creare una magia unica sul palco.

Passiamo alla tua musica. “Heavy on My Heart” è la tua più recente pubblicazione, che si colloca in un progetto più ampio e che comprenderà un EP fuori a breve. Dicci tutto.

In realtà è un brano già edito, scritto nel lontano 2010 e pubblicato nel mio secondo album Tender Hearted. Il progetto dell’Ep Collected Sounds, di prossima uscita, nasce dall’esigenza di rispolverare brani del mio passato, per me sempre attuali a livello compositivo, dandogli un vestito nuovo, frutto di un gusto più vicino alla me di adesso, molto legata agli strumenti analogici e al tocco delle dita sullo strumento.

Quando e in che contesto hai conosciuto la Blubelldisc Music e perché la scelta di collaborare con loro?

Perché come artista indipendente, in un mercato che continua a cambiare vertiginosamente, è sempre più importante avere un team pronto a tutelare le tue opere che sia informato sulle normative in ambito digitale, che si aggiornano continuamente.

Musica e donne. A detta tua, come sta il rapporto tra loro?

A detta mia non dovrebbe esistere neanche la domanda.

L’estate è alle porte, dove sarai nei prossimi mesi?

Mi vedrete sul palco con Giorgia nelle principali arene estive italiane, e in autunno arriverà il secondo volume dell’Ep.

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