- Partiamo dalle origini: come vi siete incontrati e come avete deciso di avviare il vostro progetto musicale insieme?
ANDRE: Io e Ale abbiamo cominciato a suonare assieme nel 2016, con una formazione diversa, un genere diverso e in generale un atteggiamento differente nei confronti della musica. Col tempo le formazioni sono cambiate, e con esse anche la maturità e il gusto musicale. La nostra forma finale e attuale è stata raggiunta nel 2021.
PIETRO: Abbiamo tutti storie diverse, io ho conosciuto Ale e Andre diversi anni fa quando l’embrione del gruppo era ancora un power trio, poi divenuto quartetto. Lungo il cammino abbiamo recuperato prima Lorenzo e poi Gibbo, che hanno entrambi portato nuova linfa al progetto.
ALE: Uscendo fuori traccia, citerò quel giorno in cui Andre si presentò in sala perché cercavamo un musicista. Immediatamente preventivò che era molto impegnato e che non aveva minimamente idea se sarebbe riuscito a seguire il progetto. Al secondo brano mi chiese se potevamo provare ogni settimana. Era il 2016… (ride)
- Quali sono gli elementi ricorrenti nei vostri brani e come si manifestano in “Gagarin”?
PIETRO: Gagarin è il secondo singolo che pubblichiamo, vi lasciamo il piacere di scoprirlo nei prossimi 😛
- Quale dovrebbe essere la situazione ideale per ascoltare questo singolo?
ANDRE: Io personalmente me la immagino fissando un cielo buio di notte, senza alcuna stella. Un salto nell’ignoto.
PIETRO: Distesi su un prato guardando il cielo tra le fronde.
ALE: Bevendo un Margarita al tramonto durante il carnevale di Rio.
- Come descrivereste il vostro “concerto perfetto”?
PIETRO: Il concerto perfetto è sempre il prossimo…
ALE: Concordo.
Scopri il brano: https://bfan.link/kakoki-gagarin