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Fragole è una metafora potente per raccontare l’imperfezione e la passione. Perché avete scelto proprio questo frutto per rappresentare questi temi?
L’unico modo per definire l’imperfezione era scegliere un frutto così bello, buono, dolce e rosso. Il rosso rappresenta l’eros e il peccato del sesso, in tutte le sue gradevoli forme. Fragole incarna questo concetto: qualcosa di imperfetto ma irresistibile, che parla di ciò che rende la vita vera e intensa.

Il Progetto Genoma sembra puntare molto sull’autenticità. Come siete riusciti a raccontare la verità in Fragole mantenendo la vostra identità musicale?
Abbiamo raccontato la verità attraverso metafore che arrivano in modo diretto ma personale a ognuno di noi. Ogni ascoltatore può trovarci qualcosa di diverso, in base alle proprie esperienze. Questa è la nostra forza: una musica che parla in modo universale, ma che riesce a entrare nel cuore di ognuno in maniera unica.

Fragole unisce sonorità diverse, tra modernità e tradizione. Come avete lavorato a livello di produzione per creare questo mix di stili?
La sperimentazione è il nostro cuore pulsante. Proprio stasera, a cena con Massimiliano Agati – storico batterista di Marco Masini e nostro supervisore – riflettevamo su questo. Abbiamo scoperto qualcosa di nuovo, prendendo una vecchia concezione di non-arrangiamento e vestendola in chiave moderna. È una sfida, ma funziona. Il risultato è qualcosa che suona bene e, soprattutto, suona autentico.

Cosa possiamo aspettarci dal futuro del Progetto Genoma dopo Fragole?
Fragole ci porta verso il secondo singolo, Shock, in uscita il 28 febbraio 2025. La nostra missione è lasciare a bocca aperta chi non crede più in questo tipo di musica. Il disco sarà un viaggio pieno di sperimentazioni, dove il pop classico incontra il rock e influenze elettroniche. Abbiamo anche realizzato un videoclip incredibile, di cui sono il regista.

Inoltre, vogliamo suonare tanto dal vivo, portando le sonorità del disco sul palco con la stessa intensità. Per il titolo del disco, stiamo coinvolgendo i nostri fan. Saranno loro a darci la chiave per aprire una vecchia porta e inaugurare un nuovo capitolo del rock italiano.

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