È disponibile su tutte le piattaforme digitali dal 13 dicembre 2024 “terra”, il nuovo singolo di Milena Paris, distribuito da Believe.
Il brano anticipa l’EP d’esordio “OLTREMARE”, in uscita a inizio 2025, composto da quattro tracce in italiano che fondono melodie pop, ricerca poetica, atmosfere oniriche e armonie di stampo jazzistico.
Il progetto esplora la complessità e la mutevolezza dei rapporti intimi attraverso una narrazione terapeutica, utilizzando gli elementi terra e acqua per esprimere la resa a sentimenti in continuo mutamento. La coproduzione di DayKoda aggiunge sonorità elettroniche che fungono da trait d’union tra i brani.
“terra” rappresenta la fase intermedia tra unione e distacco, il momento in cui tutto diventa confuso e si avverte l’allontanamento da chi era considerato casa. Il brano è una ninna nanna onirica e malinconica, ispirata alle pagine dei “Diari” di Vaslav Nijinsky, ballerino russo noto per la sua innovazione e per i suoi squilibri psichici.
Milena Paris, cantautrice e autrice, ha studiato Canto Jazz al Conservatorio G. Verdi di Milano, conseguendo la laurea in Musica Jazz con un progetto finale intitolato “Revisiting Kurt Weill”.
Il suo percorso artistico unisce influenze pop-rock britanniche e r’n’b degli anni ’90 con una formazione jazzistica, creando un sound unico e personale.
Per ascoltare “terra” e seguire gli aggiornamenti su “OLTREMARE”, è possibile visitare i canali ufficiali di Milena Paris su Spotify, YouTube, Amazon Music, Apple Music e Deezer.
Per ascoltare “terra” su YouTube, clicca qui:
Il tuo nuovo singolo, “terra”, trae ispirazione da alcune pagine dei “Diari” del ballerino Vaslav Nijinsky. Cosa rappresenta per te la sua figura e cosa ti ha colpito così tanto dei suoi scritti?
Mi ha affascinato moltissimo la perdizione nei suoi pensieri contraddittori, i moti della sua mente e del suo cuore, moti che scuotono lui e le persone a lui accanto. Spaziando nel surreale apre letteralmente la strada della creatività, per questo è stato fonte di ispirazione per me. Inoltre, è stato un personaggio di spicco che ha scardinato la formalità dei balletti russi, è stato un innovatore in quanto a uso del corpo. Franco Battiato in “Prospettiva Nevski” canta “guardavamo con le facce assenti la grazia innaturale di Nijinsky”.
Quali sono gli elementi che non dovrebbero mai mancare in un tuo brano? E in che modo si manifestano in “terra”?
Non deve mai mancare la possibilità da parte di chi ascolta di poter interpretare il brano e dargli una propria lettura. In questo senso, “terra” è un brano ambiguo, quasi indefinito e mi piace l’idea che l’ascoltatore, cullato dalla musica, possa leggere queste parole nel modo che più si avvicina alla propria sensibilità. Non apprezzo particolarmente i testi il cui significato è troppo palesato.
Hai pubblicato il tuo primo singolo nel 2020. Come senti di essere cambiata da allora, musicalmente e non?
Ho iniziato a scrivere da ragazzina ma ci ho messo anni per trovare soddisfazione in un brano da me composto e “Intuition” (2020) è stato il primo brano che mi ha convinto e che mi ha fatto pensare di poter scrivere veramente. Ne sono molto affezionata. Da allora posso dire di essere diventata adulta, con tutte le responsabilità e i compromessi del caso, di aver maturato un gusto preciso che sta a cavallo tra vari generi musicali e di aver tolto quel muro di sacralità che mi impediva di scrivere nella mia lingua madre, quella che più di tutte mi permette di scendere in profondità.
Parliamo di musica dal vivo: qual è stata la tua esperienza live più indimenticabile?
Probabilmente cantare con la Verdi Jazz Orchestra l’aria d’opera “Un bel dì vedremo” di Puccini, con arrangiamento in chiave jazz contemporaneo di Pino Jodice. Quel brano è estremamente famoso ed è stato così stravolto che è stata una vera sfida interpretarlo.
Per ulteriori aggiornamenti e per ascoltare “terra”, potete seguire Milena Paris sui suoi canali social:
- Instagram: @milena_paris
- Facebook: Milena Paris Music
Inoltre, il brano è disponibile su tutte le piattaforme digitali.