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Con “Sangria”, Gianluca Amore ci regala un inno alla leggerezza e alla libertà. Il nuovo singolo racconta una notte d’estate in cui il protagonista si lascia andare, vivendo ogni istante con spensieratezza e autenticità. La canzone, con il suo mix di ritmi coinvolgenti e influenze neo soul e latino americane, diventa il simbolo di un invito a godersi la vita senza preoccupazioni.

 

L’artista ci parla anche del suo recente successo al Festival Musica Bella 2025, dove ha vinto con il brano “Fuoriluogo”, e ci racconta la genesi di “Sangria”, un brano che mescola emozioni e libertà.

 

Ci racconti com’è nato il tuo amore per la musica…

L’amore per la musica è nata insieme a me, forse addirittura nel grembo materno; i miei genitori e mia sorella maggiore sono sempre stati appassionati di (buona) musica e credo di averla sempre respirata e amata incondizionatamente.

 

Qual è stato il momento più importante o gratificante della tua carriera musicale finora?

Ce ne sono stati tanti, il più recente è stata essere proclamato vincitore assoluto del Festival Musica Bella 2025 con il mio brano Fuoriluogo, di fronte a Gianni Bella e a tutta la sua famiglia.

 

Vuoi raccontarci di cosa parla il tuo nuovo singolo?

Sangria parla di una presa di coscienza, apparentemente banale e non scontata: la voglia di essere leggeri (e non superficiali). Godersi il momento, vivere il proprio corpo, il proprio spirito, la propria mente come qualcosa di sacro, spostando i pensieri intrusivi e ansiogeni.

 

Vuoi spiegare ai nostri lettori com’è nata l’idea della cover?

In realtà è nata molto velocemente perchè mi è stata chiesta all’ultimo secondo, quindi mi sono messo a farla da solo (la dura vita dell’artista emergente!) cercando di rappresentare in modo essenziale lo spirito del brano. 

 

Quanto è importante per te trasmettere emozioni al pubblico?

Fondamentale. 

 

Hai già in programma altri brani o hai pensato ad un album?

Sono in fase di scrittura di nuovi brani, album chissà, magari in futuro!

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