Ascoltare Gentlemanager di Retrophil è come farsi una risata amara sulla follia della vita in ufficio, quella fatta di riunioni, numeri e formalità che sembrano spesso più importanti delle persone. Il brano cattura perfettamente quella sensazione di stare in un mondo dove tutto gira intorno a “fatturare” e dove il calore umano sembra un optional.
Ma Retrophil non si limita a prenderci in giro: dietro l’ironia c’è una malinconia reale, una riflessione su quanto spesso le relazioni – di lavoro e non solo – rischino di diventare fredde e superficiali. La sua voce leggera e il ritmo coinvolgente ti fanno sorridere, ma ti lasciano anche qualcosa da pensare una volta finito il pezzo.
Per me, Gentlemanager è quel tipo di canzone che funziona come uno specchio: ti mostra una realtà riconoscibile ma lo fa con un tocco di leggerezza e umorismo che la rende piacevole e intelligente allo stesso tempo. Una bella boccata d’aria fresca in un panorama musicale spesso troppo serio o troppo banale.
Retrophil riesce a raccontare con semplicità e ironia un pezzo della nostra vita quotidiana, senza mai prendersi troppo sul serio. E questo, secondo me, è il suo vero punto di forza.
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Concordo con la recensione. C’è bisogno di leggerezza ma anche di pensare con la propria testa. Complimenti Retrophil!!